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BACI PERUGINA Caffè Cioccolatini Fondenti ripieni al Gianduia, Scatola 200g

4,6 4,6 su 5 stelle 194 voti

Caratteristiche di sostenibilità

Questo prodotto ha caratteristiche di sostenibilità riconosciute da certificazioni affidabili.

Pratiche agricole

Prodotti realizzati con materiali raccolti da aziende agricole gestite in modo responsabile.

Come certificato da
Rainforest Alliance Rainforest Alliance

Rainforest Alliance è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che cerca di creare un futuro migliore per le persone e la natura. Scegliendo i prodotti certificati Rainforest Alliance, aiuterai gli agricoltori ad adottare pratiche agricole più sostenibili e con un ridotto impatto sul clima che proteggono le risorse naturali e l'ambiente utilizzando con maggiore attenzione la terra, l'acqua e l'energia. Queste pratiche salvaguardano anche le foreste di stoccaggio dell'anidride carbonica e aiutano gli agricoltori a mitigare e ad adattarsi ai cambiamenti climatici, il che in ultima analisi migliora i loro mezzi di sussistenza.

Ulteriori informazioni su questa certificazione

Pratiche forestali

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Benessere dei lavoratori

Prodotto realizzato in aziende agricole o in strutture che proteggono i diritti e/o la salute dei lavoratori.

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Rainforest Alliance Rainforest Alliance

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Marchio Perugina
Forma articolo Palla
Occasione Natale
Tipo di cioccolato Scuro
Gusto Caratteristico
Conteggio unità 200.0 grammo
Specialità Senza glutine
Numero di pezzi 16
Peso articolo 200 Grammi

Informazioni su questo articolo

  • BACI PERUGINA Caffè sono cioccolatini ricoperti da cioccolato fondente extra al gusto di caffè con morbido cuore al gianduia, croccante nocciola intera, granella di nocciola ed estratto di caffè
  • Confezione adatta per un regalo o per condividere momenti di piacere con le persone care
  • Nuovi cioccolatini ispirati a due classici della tradizione italiana, gli iconici BACI PERUGINA e il caffè, per un'esperienza di gusto intensa
  • Senza glutine. Cacao approvvigionato in maniera sostenibile, certificato Rainforest Alliance
  • Scatola da 200g contenente 16 cioccolatini BACI PERUGINA Caffè
  • Scopri come smaltire la confezione su buonalavita sezione Dove lo Butto

Solimo
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Caratteristiche di sostenibilità

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BACI PERUGINA Caffè Cioccolatini Fondenti ripieni al Gianduia, Scatola 200g

BACI PERUGINA Caffè Cioccolatini Fondenti ripieni al Gianduia, Scatola 200g


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Ingredienti

Zucchero Nocciole 25% Pasta di cacao* Burro di cacao* Burro anidro Latte in polvere Estratto di caffè (1,2%) Emulsionante (lecitine) Aroma naturale Aroma naturale di vaniglia Scopri di più su ra.org Può contenere altra frutta a guscio, Senza glutine, *Certificato Rainforest Alliance

Avvertenze

La confezione del prodotto può contenere informazioni diverse rispetto a quelle mostrate sul nostro sito. Si prega di leggere sempre l’etichetta, gli avvertimenti e le istruzioni fornite sul prodotto prima di utilizzarlo o consumarlo.

Descrizione prodotto

Descrizione

BACI PERUGINA CAFFÈ è una ricetta che si ispira a due classici della tradizione italiana, per un'esperienza di gusto intensa: il morbido cuore al gianduia, coronato dall’inconfondibile nocciola intera, è arricchito da granella di nocciole ed estratto di caffè. Il tutto avvolto da una copertura di cioccolato fondente Luisa al gusto di caffè, per un momento di piacere sorprendente e raffinato. Un cioccolatino avvolto da un incarto stellato che nasconde un dolce messaggio… e così Baci Perugina è diventato il leggendario cioccolatino messaggero di emozioni e delizia per il palato. Simbolo di emozioni ed affetto dal 1922, BACI PERUGINA è molto più che un semplice cioccolatino.

Ingredienti

Zucchero Nocciole 25% Pasta di cacao* Burro di cacao* Burro anidro Latte in polvere Estratto di caffè (1,2%) Emulsionante (lecitine) Aroma naturale Aroma naturale di vaniglia Scopri di più su ra.org Può contenere altra frutta a guscio, Senza glutine, *Certificato Rainforest Alliance


Descrizione Prodotto

banner caffè nuovo

Creati con amore dal 1922

Baci caffè ricetta

scatto bijou caffè

Baci immerso nel cioccolato

Ricetta ispirata alla tradizione italiana

Lasciati tentare dalla novità Baci Perugina Caffè: cuore al gianduia, nocciola intera, granella di nocciola ed estratto di caffè ricoperto da cioccolato fondente extra al gusto di caffè

Un semplice gesto, pieno di significati

Una elegante e comoda confezione da condividere, da regalare o semplicemente da assaporare.

Perfettamente Imperfetti

I Baci sono perfetti nel gusto, non nella forma. La nocciola viene delicatamente adagiata sul cuore di gianduia e crea ogni volta una forma diversa, espressione di una bellezza autentica "perfettamente imperfetta".

Bijou Baci Classico Nuova visual identity Bijou Baci Latte Nuova visual identity Bijou Baci Fondente Nuova visual identity Bijou Baci Assortito Nuova visual identity Bijou Baci Caffè Baci bijou amaretto 150g
BACI PERUGINA Classico Fondente Luisa BACI PERUGINA Latte Vellutato BACI PERUGINA Fondente 70% Intenso BACI PERUGINA Assortito BACI PERUGINA Caffè Avvolgente BACI PERUGINA gusto amaretto
Recensioni dei clienti
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Prezzo 6,99 € 7,15 €
Variante Baci Perugina Classico: morbido cuore al gianduia e granella di nocciola, croccante nocciola intera, ricoperti da pregiato cioccolato Fondente Luisa Baci Perugina Latte: morbido cuore al gianduia e granella di nocciola, croccante nocciola intera, esaltati da cioccolato al latte. Baci Perugina Fondente 70%: morbido cuore al gianduia e granella di semi di cacao, croccante nocciola intera, avvolti da cioccolato fondente 70%. Baci Perugina Assortito soddisfa tutti i gusti: Baci Perugina Classico Fondente Luisa, Baci Perugina Latte Vellutato e Baci Perugina Fondente 70% Intenso. Baci Perugina Caffè Avvolgente: morbido cuore al gianduia con granella di nocciola ed estratto di caffè, croccante nocciola intera, ricoperto da cioccolato fondente extra al gusto di caffè. Baci Perugina gusto amaretto: morbido cuore al gianduia con granella di mandorle, croccante nocciola intera, ricoperti da pregiato cioccolato Fondente Luisa al gusto di biscotto amaretto
Peso 200g 200g 200g 200g 200g 150g
Senza Glutine
scatto bijou caffè
Banner novità Baci Perugina

Dal marchio

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Recensioni clienti

4,6 su 5 stelle
4,6 su 5
194 valutazioni globali
🍫☕Nella scatola ce ne sono 1️⃣6️⃣.  Sono Deliziosi😋 e convenienti🤑
5 Stelle
🍫☕Nella scatola ce ne sono 1️⃣6️⃣. Sono Deliziosi😋 e convenienti🤑
1️⃣ IL PACKAGING.🎁Il Bacio non ha bisogno di presentazioni; vanta oltre un secolo di storia (le sue origini risalgono nientepopodimeno che al lontano 1922😲). Com’è noto, viene prodotto dalla “PERUGINA”, una memorabile azienda del capoluogo umbro, la cui produzione cioccolatiera è apprezzata in tutto il mondo (un tempo realizzava anche la celebre caramella “Rossana”), la quale, ormai da diversi anni (per l’esattezza dal 1988), è controllata dalla multinazionale elvetica NESTLÉ, che opera in molti settori dell’industria alimentare con una miriade di brand diversi.Questa versione al “Caffè Avvolgente” è una delle 11 attualmente disponibili. Viene commercializzata in due formati: il “Tubino” da 37,5 g e la scatola “Bijou” da 200 g, per la quale ho optato non solo per ragioni di convenienza😋. Il packaging in quest’ultimo caso è rappresentato da un elegante e variopinto astuccio telescopico di cartoncino (il colore prevalente è un blu più chiaro di quello della versione classica), il quale è sigillato da un film in polipropilene trasparente, che lo avvolge integralmente. I 1️⃣6️⃣ baci contenuti all’interno sono confezionati singolarmente nel classico incarto alluminico, il quale, in questo caso marrone con una pioggia di stelle dorate, racchiude anche il caratteristico cartiglio con uno dei tanti messaggi multilingue, che variano di volta in volta. Per i più curiosi ricordo che attualmente le frasi dei cartigli sono 208 e sono scritte in 8 lingue diverse: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo e cinese. Si tratta di aforismi e citazioni, non solo di poeti e scrittori famosi in tutto il mondo ma anche di autori anonimi, che riguardano la sfera degli affetti: dall’amore di coppia all’amore universale, dall’amicizia alla famiglia.Questo tipo di packaging brilla per efficienza, in quanto, oltre ad essere resistente in fase di trasporto, crea un’efficace barriera non tanto contro gli urti, quanto avverso gli agenti esterni (luce, umidità, ossigeno, odori, ecc.), garantendo un’appagante stabilità degli ingredienti; merito, questo, anche e soprattutto del confezionamento in atmosfera modificata (o protettiva). All’interno dell’imballaggio, in effetti, non ho registrato né la presenza di aria, né di umidità, che sono i principali artefici di contaminazione e rapida degradazione dei cibi. Questa valida schermatura permane anche successivamente all’apertura dell’incarto esterno, in quanto, non solo la scatola è richiudibile, ma, inoltre, come abbiamo appena visto, il singolo cioccolatino è dotato di un incarto interno, che permette di portarlo agevolmente al séguito e di avere, quindi, sempre a portata di mano una deliziosa “carica di energia”.Ulteriore pregio di questo genere di packaging è la facile riciclabilità; in effetti, come vedremo nel prossimo paragrafo, la tematica ecologica sta particolarmente a cuore al fabbricante.2️⃣ L’ETICHETTATURA.⚠L’etichettatura, anche in lingua italiana, risulta chiara ed esauriente; il consumatore trova tutte le informazioni (non solo nutrizionali) di cui ha bisogno, riguardo alle quali, per motivi di brevità, rinvio prevalentemente alle foto che ho accluso. Mi limito solo ad evidenziare alcuni dati salienti, che, spero, possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se l’articolo risponda o meno ai suoi gusti e alle sue esigenze alimentari.Questa “Pralina di cioccolato fondente extra al gusto di caffè ripieno con nocciole ed estratto di caffè” (così la definisce il produttore) è composta da: “zucchero, NOCCIOLE (25%), pasta di cacao, burro di cacao, BURRO anidro, LATTE in polvere, estratto di caffè (1,2%), emulsionante (lecitine), aroma naturale e aroma naturale di vaniglia. Come si evince dal logo impresso sull’incarto, il cacao impiegato, proveniente da Africa e Sud America, si fregia della prestigiosa certificazione “Rainforest Alliance” (“Alleanza per le Foreste Pluviali”), la quale assevera che è stato prodotto in ossequio a standard rigorosi, vòlti a conservare la biodiversità e a garantire condizioni di vita sostenibili; finalità alle quali s’ispira lo stesso “Nestlè Cocoa Plan”, portato avanti dalla holding a cui Perugina appartiene, in collaborazione con UTZ, che, ormai, fa parte anch’essa di Rainforest Alliance. Al di là dello specifico contenuto di tali validazioni, su cui, per ragioni di economia testuale, non è possibile soffermarsi, va rimarcata soprattutto la loro proficuità per il consumatore, il quale, oltre ad esser certo che il prodotto è stato realizzato in maniera responsabile sotto il profilo etico ed ambientale, può contare su una maggiore tracciabilità delle sue componenti, prodromica di qualità e sicurezza alimentare.L’apporto calorico per 100 g di prodotto è di 558 kcal (grassi: 37,1 g, dei quali 14,0 g sono di acidi grassi saturi; carboidrati: 44,5 g, di cui 41,8 g di zuccheri; proteine: 7,0 g; fibre: 6,9 g; sale: 0,03 g).Viene segnalata l’assenza di glutine e la possibile presenza, in tracce, di “altra frutta a guscio”, la quale, analogamente agli ingredienti precedentemente indicati in maiuscolo, può provocare in persone allergiche o intolleranti delle “spiacevoli” reazioni, che fortunatamente a casa mia nessuno ha registrato😥. Compare, inoltre, il marchio “OU-D” (che sta per “Orthodox Union-Dairy”, ossia “Unione Ortodossa-Latticini”), che assevera una parziale compatibilità con la dieta “kosher”; più precisamente, l’impressione di questo logo sta a significare che: il prodotto è un latticino o è stato presente su apparecchiature per la lavorazione del latte; oppure che contiene un ingrediente caseario o un derivato caseario. Secondo le linee guida kosher, ciò significa che questo prodotto non deve essere riscaldato o riscaldato in pentole e padelle o utilizzato con piatti o posate che siano entrati in contatto con la carne. Nessun chiarimento esplicito viene fornito in merito alla compatibilità con gli regimi alimentari. C’è da dire, però, che i cibi etichettati come kosher hanno un vasto mercato; infatti, oltre che dagli ebrei osservanti, vengono spesso consumati da musulmani, indù, vegetariani, vegani e persone con intolleranze alimentari, che si affidano alle scrupolose garanzie di questa certificazione, considerata tra le più affidabili nell’analisi dei rischi sugli ingredienti utilizzati.La fabbricazione avviene nello stabilimento proprietario di San Sisto (PG), che è uno dei siti produttivi di punta del Gruppo Nestlé; non a caso, viene considerato l’Hub internazionale per la produzione del cioccolato in Europa, in particolare per i prodotti stagionali (i c.d. “seasonal”) come quello in parola. Da quest’opificio escono circa 500 referenze dei vari marchi appartenenti alla holding svizzera, divise tra barrette, tavolette, uova di Pasqua, ovetti, cioccolatini modellati ed estrusi, “bassinati” e prodotti per ricorrenze. In quest’impianto viene adottato un modello organizzativo in linea con i requisiti degli schemi previsti dalle certificazioni “BRC FOOD” e “IFS FOOD”. Questa metodologia operativa, con la quale vengono definiti e monitorati i punti critici di controllo del processo produttivo, affianca, inoltre, un “Sistema di Gestione Integrato Sicurezza, Ambiente ed Energia”, che, secondo quanto asseverato da enti indipendenti, è conforme rispettivamente alle norme “UNI ISO 45001” (in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), “UNI EN ISO 14001” (in materia ambientale) e “UNI EN ISO 50001” (in materia di gestione energetica). Non potendo soffermarmi, per le anzidette ragioni di economia testuale, sulle validazioni sinora menzionate, rimarco solamente che esse presuppongono una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici; sono foriere, pertanto, di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare, alle quali contribuisce anche l’accurato sistema di tracciabilità, utilizzato dall’azienda per monitorare costantemente la catena di fornitura, al fine di assodare anche il rispetto dei principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale. A tal riguardo, giova soggiungere che, consultando il sito web del fabbricante, emerge una particolare sensibilità per la tematica ecologica, testimoniata dall’utilizzo di fonti energetiche alternative e da un impegno costante alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, che tende, tra l’altro, a compensare, promuovendo vari progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in diverse parti del mondo.Non manca sull’incarto esterno il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato sufficientemente avanti nel tempo (circa 10 mesi rispetto al momento della consegna). Ricordo a me stesso che tale data rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Non viene, invece, indicato un c.d. “PAO” (“period after opening”), ossia un torno di tempo entro il quale consumare la tavoletta, una volta aperta la confezione; l’importante, come suggerisce lo stesso produttore, è conservarla in un luogo asciutto e lontano da fonti calore🥵.Completa l’etichettatura l’indicazione del quantitativo contenuto (200 g), affiancata dalla “℮” che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea.3️⃣ IL “CAZZOTTO”.🍫👊Non ho il bagaglio conoscitivo e l’addestramento sensoriale necessarî per tracciare un profilo organolettico del prodotto. Mi limito, pertanto, a descrivere sommariamente ciò che i miei sensi hanno percepito.Il cioccolatino ha la classica forma irregolare e tondeggiante, evocativa di un pugno chiuso, dove la nocca più sporgente è rappresentata da una nocciola intera (non a caso, il nome originario di questo prodotto era quello di “Cazzotto”). Come abbiamo visto scandagliando la lista degli ingredienti, in questo caso il morbido cuore al gianduia e granella di nocciola è arricchito con estratto di caffè. Continua, però, a essere sormontato dalla nocciola intera e ricoperto integralmente dal doppio strato di cioccolato fondente Luisa, il quale ha il solito colore marrone scuro, piuttosto brillante.Nel momento in cui si morde il cioccolatino, si ode un crac netto e pulito. Nel tenere tra le dita la porzione rimanente, la sensazione che si ha è la stessa di quando si tocca la seta; col trascorrere dei secondi, inoltre, il cioccolato comincia a fondersi lentamente. Avvicinandolo al naso, si percepisce un inebriante profumo, frutto della commistione tra cacao, caffè e nocciole tostate. Un odore, quindi, che è prodromico, oltre che dell’ottimo abbinamento di ingredienti, dell’ineffabile sapore che sta per avvolgere il palato, il quale in questo modo viene preparato a quello “shock estatico”, che subirà di lì a breve.Prima di procedere alla degustazione sono solito bere un bicchiere d’acqua naturale, così da rimuovere dalle papille gustative gli eventuali residui, che possono compromettere la corretta percezione dei sapori. Al primo assaggio (rigorosamente con i denti incisivi😉), la pralina rivela una minima durezza (quindi, non tale da destare preoccupazione in chi ha problemi con i denti) e un’appagante croccantezza, la quale, oltre che alla doppia copertura di fondente, dev’essere ricondotta alla nocciola intera e alla granella di nocciole. Il cioccolato non si appiccica al palato; si dissolve bene in bocca, trasmettendo un senso di finezza, rotondità e pastosità; la consistenza è mediamente burrosa e raffinata; consumandolo, si avverte una sensazione di pienezza, fonte di piacere e benessere, ai quali concorrono in maniera sensibile la nocciola, la granella e l’estratto di caffè. Sciogliendo in bocca il cioccolato si percepisce, esclusivamente sulla punta della lingua, una dolcezza marcata, ma non stucchevole. Diversamente, sulla parte posteriore del palato si avverte, in modo appena percettibile, un senso di amaro; nelle zone anteriori risaltano, invece, delle lievi note di salato, che diventano di acido nei settori laterali medio-posteriori.La commistione dei vari ingredienti, insomma, dà vita a delle “paradisiache” sensazioni gustative, pressoché ineffabili, le quali, oltre ad essere connotate da una perfetta armonia, hanno l’ulteriore pregio di deliziare il palato per un bel po’ di tempo, dopo la completa consumazione dell’alimento.Questi amabili cioccolatini si possono consumare sia da soli che con bevande di ogni tipo, tanto calde quanto fredde. Possono essere, inoltre, utilizzati per decorare torte o guarnire una miriade di dolci. La sua versatilità permette, infatti, di dare ampio sfogo alla propria inventiva gastronomica, che trova un valido alleato nei suggerimenti forniti sul sito web del produttore.4️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨🏽‍💻Si tratta di un prodotto di ottima qualità, molto gradevole, che è, inoltre, confezionato in maniera efficace e pratica. Tale considerazione mi porta a ritenere alquanto conveniente il prezzo di 4,89 euro, al quale viene attualmente venduta la scatola “Bijou” da 200 g, contente 16 cioccolatini. Un importo, equivalente ad un costo unitario di poco superiore ai 30 cent, il quale, sulla base di un’accurata analisi comparativa, estesa pure alle offerte presenti nelle ultime settimane sui volantini della “GDO”🏬, si rivela anche abbastanza competitivo🤑; soprattutto, se si tiene conto che non stiamo parlando di un vero e proprio formato “scorta”🛒.
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Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 7 dicembre 2023
Sono un estimatore dei Baci Perugina e ho sempre ritenuto che non fossero migliorabili, e infatti anche confrontandoli con questi in oggetto li preferisco, ma il gusto al caffè è buono e direi anche una bella idea, mi viene da pensare come mai non ci abbiano pensato prima.

Del tutto analoghi ai "Classici" come forma, incarto (a parte il colore) e bigliettino interno, il gusto di caffè è presente e direi marcato, molto piacevole, certo non lo definirei sostitutivo di una buona tazzina di espresso ma è una variante dei Baci comunque azzeccata.

In conclusione come c'era da aspettarsi è un "dolcetto" veramente buono, la confezione contiene 16 pezzi e io l'ho comprata quando ancora doveva essere commercializzato a un buon prezzo grazie a Amazon, ora costa circa 6,50 euro mentre il prezzo consigliato è di circa 8 euro, in ogni caso vengono consegnati a domicilio gratuitamente ai clienti Prime e la mia valutazione sarà massima senza esitazioni.

Spero di essere stato di aiuto, in realtà so che se non si assaggiano personalmente non ci si può fare un'idea a chiacchiere, io consiglio di provarli e di certo ne comprerò ancora.

Se sono stato utile Vi ringrazio.
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5,0 su 5 stelle I "Classici" non si battono ma questi vanno provati
Recensito in Italia il 7 dicembre 2023
Sono un estimatore dei Baci Perugina e ho sempre ritenuto che non fossero migliorabili, e infatti anche confrontandoli con questi in oggetto li preferisco, ma il gusto al caffè è buono e direi anche una bella idea, mi viene da pensare come mai non ci abbiano pensato prima.

Del tutto analoghi ai "Classici" come forma, incarto (a parte il colore) e bigliettino interno, il gusto di caffè è presente e direi marcato, molto piacevole, certo non lo definirei sostitutivo di una buona tazzina di espresso ma è una variante dei Baci comunque azzeccata.

In conclusione come c'era da aspettarsi è un "dolcetto" veramente buono, la confezione contiene 16 pezzi e io l'ho comprata quando ancora doveva essere commercializzato a un buon prezzo grazie a Amazon, ora costa circa 6,50 euro mentre il prezzo consigliato è di circa 8 euro, in ogni caso vengono consegnati a domicilio gratuitamente ai clienti Prime e la mia valutazione sarà massima senza esitazioni.

Spero di essere stato di aiuto, in realtà so che se non si assaggiano personalmente non ci si può fare un'idea a chiacchiere, io consiglio di provarli e di certo ne comprerò ancora.

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Recensito in Italia il 6 dicembre 2023
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 1️⃣ IL PACKAGING.🎁
Il Bacio non ha bisogno di presentazioni; vanta oltre un secolo di storia (le sue origini risalgono nientepopodimeno che al lontano 1922😲). Com’è noto, viene prodotto dalla “PERUGINA”, una memorabile azienda del capoluogo umbro, la cui produzione cioccolatiera è apprezzata in tutto il mondo (un tempo realizzava anche la celebre caramella “Rossana”), la quale, ormai da diversi anni (per l’esattezza dal 1988), è controllata dalla multinazionale elvetica NESTLÉ, che opera in molti settori dell’industria alimentare con una miriade di brand diversi.
Questa versione al “Caffè Avvolgente” è una delle 11 attualmente disponibili. Viene commercializzata in due formati: il “Tubino” da 37,5 g e la scatola “Bijou” da 200 g, per la quale ho optato non solo per ragioni di convenienza😋. Il packaging in quest’ultimo caso è rappresentato da un elegante e variopinto astuccio telescopico di cartoncino (il colore prevalente è un blu più chiaro di quello della versione classica), il quale è sigillato da un film in polipropilene trasparente, che lo avvolge integralmente. I 1️⃣6️⃣ baci contenuti all’interno sono confezionati singolarmente nel classico incarto alluminico, il quale, in questo caso marrone con una pioggia di stelle dorate, racchiude anche il caratteristico cartiglio con uno dei tanti messaggi multilingue, che variano di volta in volta. Per i più curiosi ricordo che attualmente le frasi dei cartigli sono 208 e sono scritte in 8 lingue diverse: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo e cinese. Si tratta di aforismi e citazioni, non solo di poeti e scrittori famosi in tutto il mondo ma anche di autori anonimi, che riguardano la sfera degli affetti: dall’amore di coppia all’amore universale, dall’amicizia alla famiglia.
Questo tipo di packaging brilla per efficienza, in quanto, oltre ad essere resistente in fase di trasporto, crea un’efficace barriera non tanto contro gli urti, quanto avverso gli agenti esterni (luce, umidità, ossigeno, odori, ecc.), garantendo un’appagante stabilità degli ingredienti; merito, questo, anche e soprattutto del confezionamento in atmosfera modificata (o protettiva). All’interno dell’imballaggio, in effetti, non ho registrato né la presenza di aria, né di umidità, che sono i principali artefici di contaminazione e rapida degradazione dei cibi. Questa valida schermatura permane anche successivamente all’apertura dell’incarto esterno, in quanto, non solo la scatola è richiudibile, ma, inoltre, come abbiamo appena visto, il singolo cioccolatino è dotato di un incarto interno, che permette di portarlo agevolmente al séguito e di avere, quindi, sempre a portata di mano una deliziosa “carica di energia”.
Ulteriore pregio di questo genere di packaging è la facile riciclabilità; in effetti, come vedremo nel prossimo paragrafo, la tematica ecologica sta particolarmente a cuore al fabbricante.

2️⃣ L’ETICHETTATURA.⚠
L’etichettatura, anche in lingua italiana, risulta chiara ed esauriente; il consumatore trova tutte le informazioni (non solo nutrizionali) di cui ha bisogno, riguardo alle quali, per motivi di brevità, rinvio prevalentemente alle foto che ho accluso. Mi limito solo ad evidenziare alcuni dati salienti, che, spero, possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se l’articolo risponda o meno ai suoi gusti e alle sue esigenze alimentari.
Questa “Pralina di cioccolato fondente extra al gusto di caffè ripieno con nocciole ed estratto di caffè” (così la definisce il produttore) è composta da: “zucchero, NOCCIOLE (25%), pasta di cacao, burro di cacao, BURRO anidro, LATTE in polvere, estratto di caffè (1,2%), emulsionante (lecitine), aroma naturale e aroma naturale di vaniglia. Come si evince dal logo impresso sull’incarto, il cacao impiegato, proveniente da Africa e Sud America, si fregia della prestigiosa certificazione “Rainforest Alliance” (“Alleanza per le Foreste Pluviali”), la quale assevera che è stato prodotto in ossequio a standard rigorosi, vòlti a conservare la biodiversità e a garantire condizioni di vita sostenibili; finalità alle quali s’ispira lo stesso “Nestlè Cocoa Plan”, portato avanti dalla holding a cui Perugina appartiene, in collaborazione con UTZ, che, ormai, fa parte anch’essa di Rainforest Alliance. Al di là dello specifico contenuto di tali validazioni, su cui, per ragioni di economia testuale, non è possibile soffermarsi, va rimarcata soprattutto la loro proficuità per il consumatore, il quale, oltre ad esser certo che il prodotto è stato realizzato in maniera responsabile sotto il profilo etico ed ambientale, può contare su una maggiore tracciabilità delle sue componenti, prodromica di qualità e sicurezza alimentare.
L’apporto calorico per 100 g di prodotto è di 558 kcal (grassi: 37,1 g, dei quali 14,0 g sono di acidi grassi saturi; carboidrati: 44,5 g, di cui 41,8 g di zuccheri; proteine: 7,0 g; fibre: 6,9 g; sale: 0,03 g).
Viene segnalata l’assenza di glutine e la possibile presenza, in tracce, di “altra frutta a guscio”, la quale, analogamente agli ingredienti precedentemente indicati in maiuscolo, può provocare in persone allergiche o intolleranti delle “spiacevoli” reazioni, che fortunatamente a casa mia nessuno ha registrato😥. Compare, inoltre, il marchio “OU-D” (che sta per “Orthodox Union-Dairy”, ossia “Unione Ortodossa-Latticini”), che assevera una parziale compatibilità con la dieta “kosher”; più precisamente, l’impressione di questo logo sta a significare che: il prodotto è un latticino o è stato presente su apparecchiature per la lavorazione del latte; oppure che contiene un ingrediente caseario o un derivato caseario. Secondo le linee guida kosher, ciò significa che questo prodotto non deve essere riscaldato o riscaldato in pentole e padelle o utilizzato con piatti o posate che siano entrati in contatto con la carne. Nessun chiarimento esplicito viene fornito in merito alla compatibilità con gli regimi alimentari. C’è da dire, però, che i cibi etichettati come kosher hanno un vasto mercato; infatti, oltre che dagli ebrei osservanti, vengono spesso consumati da musulmani, indù, vegetariani, vegani e persone con intolleranze alimentari, che si affidano alle scrupolose garanzie di questa certificazione, considerata tra le più affidabili nell’analisi dei rischi sugli ingredienti utilizzati.
La fabbricazione avviene nello stabilimento proprietario di San Sisto (PG), che è uno dei siti produttivi di punta del Gruppo Nestlé; non a caso, viene considerato l’Hub internazionale per la produzione del cioccolato in Europa, in particolare per i prodotti stagionali (i c.d. “seasonal”) come quello in parola. Da quest’opificio escono circa 500 referenze dei vari marchi appartenenti alla holding svizzera, divise tra barrette, tavolette, uova di Pasqua, ovetti, cioccolatini modellati ed estrusi, “bassinati” e prodotti per ricorrenze. In quest’impianto viene adottato un modello organizzativo in linea con i requisiti degli schemi previsti dalle certificazioni “BRC FOOD” e “IFS FOOD”. Questa metodologia operativa, con la quale vengono definiti e monitorati i punti critici di controllo del processo produttivo, affianca, inoltre, un “Sistema di Gestione Integrato Sicurezza, Ambiente ed Energia”, che, secondo quanto asseverato da enti indipendenti, è conforme rispettivamente alle norme “UNI ISO 45001” (in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), “UNI EN ISO 14001” (in materia ambientale) e “UNI EN ISO 50001” (in materia di gestione energetica). Non potendo soffermarmi, per le anzidette ragioni di economia testuale, sulle validazioni sinora menzionate, rimarco solamente che esse presuppongono una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici; sono foriere, pertanto, di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare, alle quali contribuisce anche l’accurato sistema di tracciabilità, utilizzato dall’azienda per monitorare costantemente la catena di fornitura, al fine di assodare anche il rispetto dei principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale. A tal riguardo, giova soggiungere che, consultando il sito web del fabbricante, emerge una particolare sensibilità per la tematica ecologica, testimoniata dall’utilizzo di fonti energetiche alternative e da un impegno costante alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, che tende, tra l’altro, a compensare, promuovendo vari progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in diverse parti del mondo.
Non manca sull’incarto esterno il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato sufficientemente avanti nel tempo (circa 10 mesi rispetto al momento della consegna). Ricordo a me stesso che tale data rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Non viene, invece, indicato un c.d. “PAO” (“period after opening”), ossia un torno di tempo entro il quale consumare la tavoletta, una volta aperta la confezione; l’importante, come suggerisce lo stesso produttore, è conservarla in un luogo asciutto e lontano da fonti calore🥵.
Completa l’etichettatura l’indicazione del quantitativo contenuto (200 g), affiancata dalla “℮” che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea.

3️⃣ IL “CAZZOTTO”.🍫👊
Non ho il bagaglio conoscitivo e l’addestramento sensoriale necessarî per tracciare un profilo organolettico del prodotto. Mi limito, pertanto, a descrivere sommariamente ciò che i miei sensi hanno percepito.
Il cioccolatino ha la classica forma irregolare e tondeggiante, evocativa di un pugno chiuso, dove la nocca più sporgente è rappresentata da una nocciola intera (non a caso, il nome originario di questo prodotto era quello di “Cazzotto”). Come abbiamo visto scandagliando la lista degli ingredienti, in questo caso il morbido cuore al gianduia e granella di nocciola è arricchito con estratto di caffè. Continua, però, a essere sormontato dalla nocciola intera e ricoperto integralmente dal doppio strato di cioccolato fondente Luisa, il quale ha il solito colore marrone scuro, piuttosto brillante.
Nel momento in cui si morde il cioccolatino, si ode un crac netto e pulito. Nel tenere tra le dita la porzione rimanente, la sensazione che si ha è la stessa di quando si tocca la seta; col trascorrere dei secondi, inoltre, il cioccolato comincia a fondersi lentamente. Avvicinandolo al naso, si percepisce un inebriante profumo, frutto della commistione tra cacao, caffè e nocciole tostate. Un odore, quindi, che è prodromico, oltre che dell’ottimo abbinamento di ingredienti, dell’ineffabile sapore che sta per avvolgere il palato, il quale in questo modo viene preparato a quello “shock estatico”, che subirà di lì a breve.
Prima di procedere alla degustazione sono solito bere un bicchiere d’acqua naturale, così da rimuovere dalle papille gustative gli eventuali residui, che possono compromettere la corretta percezione dei sapori. Al primo assaggio (rigorosamente con i denti incisivi😉), la pralina rivela una minima durezza (quindi, non tale da destare preoccupazione in chi ha problemi con i denti) e un’appagante croccantezza, la quale, oltre che alla doppia copertura di fondente, dev’essere ricondotta alla nocciola intera e alla granella di nocciole. Il cioccolato non si appiccica al palato; si dissolve bene in bocca, trasmettendo un senso di finezza, rotondità e pastosità; la consistenza è mediamente burrosa e raffinata; consumandolo, si avverte una sensazione di pienezza, fonte di piacere e benessere, ai quali concorrono in maniera sensibile la nocciola, la granella e l’estratto di caffè. Sciogliendo in bocca il cioccolato si percepisce, esclusivamente sulla punta della lingua, una dolcezza marcata, ma non stucchevole. Diversamente, sulla parte posteriore del palato si avverte, in modo appena percettibile, un senso di amaro; nelle zone anteriori risaltano, invece, delle lievi note di salato, che diventano di acido nei settori laterali medio-posteriori.
La commistione dei vari ingredienti, insomma, dà vita a delle “paradisiache” sensazioni gustative, pressoché ineffabili, le quali, oltre ad essere connotate da una perfetta armonia, hanno l’ulteriore pregio di deliziare il palato per un bel po’ di tempo, dopo la completa consumazione dell’alimento.
Questi amabili cioccolatini si possono consumare sia da soli che con bevande di ogni tipo, tanto calde quanto fredde. Possono essere, inoltre, utilizzati per decorare torte o guarnire una miriade di dolci. La sua versatilità permette, infatti, di dare ampio sfogo alla propria inventiva gastronomica, che trova un valido alleato nei suggerimenti forniti sul sito web del produttore.

4️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨🏽‍💻
Si tratta di un prodotto di ottima qualità, molto gradevole, che è, inoltre, confezionato in maniera efficace e pratica. Tale considerazione mi porta a ritenere alquanto conveniente il prezzo di 4,89 euro, al quale viene attualmente venduta la scatola “Bijou” da 200 g, contente 16 cioccolatini. Un importo, equivalente ad un costo unitario di poco superiore ai 30 cent, il quale, sulla base di un’accurata analisi comparativa, estesa pure alle offerte presenti nelle ultime settimane sui volantini della “GDO”🏬, si rivela anche abbastanza competitivo🤑; soprattutto, se si tiene conto che non stiamo parlando di un vero e proprio formato “scorta”🛒.
Immagine cliente
5,0 su 5 stelle 🍫☕Nella scatola ce ne sono 1️⃣6️⃣. Sono Deliziosi😋 e convenienti🤑
Recensito in Italia il 6 dicembre 2023
1️⃣ IL PACKAGING.🎁
Il Bacio non ha bisogno di presentazioni; vanta oltre un secolo di storia (le sue origini risalgono nientepopodimeno che al lontano 1922😲). Com’è noto, viene prodotto dalla “PERUGINA”, una memorabile azienda del capoluogo umbro, la cui produzione cioccolatiera è apprezzata in tutto il mondo (un tempo realizzava anche la celebre caramella “Rossana”), la quale, ormai da diversi anni (per l’esattezza dal 1988), è controllata dalla multinazionale elvetica NESTLÉ, che opera in molti settori dell’industria alimentare con una miriade di brand diversi.
Questa versione al “Caffè Avvolgente” è una delle 11 attualmente disponibili. Viene commercializzata in due formati: il “Tubino” da 37,5 g e la scatola “Bijou” da 200 g, per la quale ho optato non solo per ragioni di convenienza😋. Il packaging in quest’ultimo caso è rappresentato da un elegante e variopinto astuccio telescopico di cartoncino (il colore prevalente è un blu più chiaro di quello della versione classica), il quale è sigillato da un film in polipropilene trasparente, che lo avvolge integralmente. I 1️⃣6️⃣ baci contenuti all’interno sono confezionati singolarmente nel classico incarto alluminico, il quale, in questo caso marrone con una pioggia di stelle dorate, racchiude anche il caratteristico cartiglio con uno dei tanti messaggi multilingue, che variano di volta in volta. Per i più curiosi ricordo che attualmente le frasi dei cartigli sono 208 e sono scritte in 8 lingue diverse: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, arabo e cinese. Si tratta di aforismi e citazioni, non solo di poeti e scrittori famosi in tutto il mondo ma anche di autori anonimi, che riguardano la sfera degli affetti: dall’amore di coppia all’amore universale, dall’amicizia alla famiglia.
Questo tipo di packaging brilla per efficienza, in quanto, oltre ad essere resistente in fase di trasporto, crea un’efficace barriera non tanto contro gli urti, quanto avverso gli agenti esterni (luce, umidità, ossigeno, odori, ecc.), garantendo un’appagante stabilità degli ingredienti; merito, questo, anche e soprattutto del confezionamento in atmosfera modificata (o protettiva). All’interno dell’imballaggio, in effetti, non ho registrato né la presenza di aria, né di umidità, che sono i principali artefici di contaminazione e rapida degradazione dei cibi. Questa valida schermatura permane anche successivamente all’apertura dell’incarto esterno, in quanto, non solo la scatola è richiudibile, ma, inoltre, come abbiamo appena visto, il singolo cioccolatino è dotato di un incarto interno, che permette di portarlo agevolmente al séguito e di avere, quindi, sempre a portata di mano una deliziosa “carica di energia”.
Ulteriore pregio di questo genere di packaging è la facile riciclabilità; in effetti, come vedremo nel prossimo paragrafo, la tematica ecologica sta particolarmente a cuore al fabbricante.

2️⃣ L’ETICHETTATURA.⚠
L’etichettatura, anche in lingua italiana, risulta chiara ed esauriente; il consumatore trova tutte le informazioni (non solo nutrizionali) di cui ha bisogno, riguardo alle quali, per motivi di brevità, rinvio prevalentemente alle foto che ho accluso. Mi limito solo ad evidenziare alcuni dati salienti, che, spero, possano aiutare il potenziale acquirente a comprendere se l’articolo risponda o meno ai suoi gusti e alle sue esigenze alimentari.
Questa “Pralina di cioccolato fondente extra al gusto di caffè ripieno con nocciole ed estratto di caffè” (così la definisce il produttore) è composta da: “zucchero, NOCCIOLE (25%), pasta di cacao, burro di cacao, BURRO anidro, LATTE in polvere, estratto di caffè (1,2%), emulsionante (lecitine), aroma naturale e aroma naturale di vaniglia. Come si evince dal logo impresso sull’incarto, il cacao impiegato, proveniente da Africa e Sud America, si fregia della prestigiosa certificazione “Rainforest Alliance” (“Alleanza per le Foreste Pluviali”), la quale assevera che è stato prodotto in ossequio a standard rigorosi, vòlti a conservare la biodiversità e a garantire condizioni di vita sostenibili; finalità alle quali s’ispira lo stesso “Nestlè Cocoa Plan”, portato avanti dalla holding a cui Perugina appartiene, in collaborazione con UTZ, che, ormai, fa parte anch’essa di Rainforest Alliance. Al di là dello specifico contenuto di tali validazioni, su cui, per ragioni di economia testuale, non è possibile soffermarsi, va rimarcata soprattutto la loro proficuità per il consumatore, il quale, oltre ad esser certo che il prodotto è stato realizzato in maniera responsabile sotto il profilo etico ed ambientale, può contare su una maggiore tracciabilità delle sue componenti, prodromica di qualità e sicurezza alimentare.
L’apporto calorico per 100 g di prodotto è di 558 kcal (grassi: 37,1 g, dei quali 14,0 g sono di acidi grassi saturi; carboidrati: 44,5 g, di cui 41,8 g di zuccheri; proteine: 7,0 g; fibre: 6,9 g; sale: 0,03 g).
Viene segnalata l’assenza di glutine e la possibile presenza, in tracce, di “altra frutta a guscio”, la quale, analogamente agli ingredienti precedentemente indicati in maiuscolo, può provocare in persone allergiche o intolleranti delle “spiacevoli” reazioni, che fortunatamente a casa mia nessuno ha registrato😥. Compare, inoltre, il marchio “OU-D” (che sta per “Orthodox Union-Dairy”, ossia “Unione Ortodossa-Latticini”), che assevera una parziale compatibilità con la dieta “kosher”; più precisamente, l’impressione di questo logo sta a significare che: il prodotto è un latticino o è stato presente su apparecchiature per la lavorazione del latte; oppure che contiene un ingrediente caseario o un derivato caseario. Secondo le linee guida kosher, ciò significa che questo prodotto non deve essere riscaldato o riscaldato in pentole e padelle o utilizzato con piatti o posate che siano entrati in contatto con la carne. Nessun chiarimento esplicito viene fornito in merito alla compatibilità con gli regimi alimentari. C’è da dire, però, che i cibi etichettati come kosher hanno un vasto mercato; infatti, oltre che dagli ebrei osservanti, vengono spesso consumati da musulmani, indù, vegetariani, vegani e persone con intolleranze alimentari, che si affidano alle scrupolose garanzie di questa certificazione, considerata tra le più affidabili nell’analisi dei rischi sugli ingredienti utilizzati.
La fabbricazione avviene nello stabilimento proprietario di San Sisto (PG), che è uno dei siti produttivi di punta del Gruppo Nestlé; non a caso, viene considerato l’Hub internazionale per la produzione del cioccolato in Europa, in particolare per i prodotti stagionali (i c.d. “seasonal”) come quello in parola. Da quest’opificio escono circa 500 referenze dei vari marchi appartenenti alla holding svizzera, divise tra barrette, tavolette, uova di Pasqua, ovetti, cioccolatini modellati ed estrusi, “bassinati” e prodotti per ricorrenze. In quest’impianto viene adottato un modello organizzativo in linea con i requisiti degli schemi previsti dalle certificazioni “BRC FOOD” e “IFS FOOD”. Questa metodologia operativa, con la quale vengono definiti e monitorati i punti critici di controllo del processo produttivo, affianca, inoltre, un “Sistema di Gestione Integrato Sicurezza, Ambiente ed Energia”, che, secondo quanto asseverato da enti indipendenti, è conforme rispettivamente alle norme “UNI ISO 45001” (in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro), “UNI EN ISO 14001” (in materia ambientale) e “UNI EN ISO 50001” (in materia di gestione energetica). Non potendo soffermarmi, per le anzidette ragioni di economia testuale, sulle validazioni sinora menzionate, rimarco solamente che esse presuppongono una serie di stringenti controlli fisici, chimici, bio-chimici e organolettici; sono foriere, pertanto, di alta qualità, igiene e sicurezza alimentare, alle quali contribuisce anche l’accurato sistema di tracciabilità, utilizzato dall’azienda per monitorare costantemente la catena di fornitura, al fine di assodare anche il rispetto dei principî di sostenibilità ambientale, economica e sociale. A tal riguardo, giova soggiungere che, consultando il sito web del fabbricante, emerge una particolare sensibilità per la tematica ecologica, testimoniata dall’utilizzo di fonti energetiche alternative e da un impegno costante alla riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, che tende, tra l’altro, a compensare, promuovendo vari progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili in diverse parti del mondo.
Non manca sull’incarto esterno il lotto di produzione e il c.d. “termine minimo di conservazione” (o “TMC”), il quale, preceduto dalla solita formula “da consumarsi preferibilmente entro”, è collocato sufficientemente avanti nel tempo (circa 10 mesi rispetto al momento della consegna). Ricordo a me stesso che tale data rappresenta la soglia temporale fino alla quale l’alimento mantiene intatte le sue proprietà, se conservato correttamente. Superato tale termine, non diventa pericoloso per la salute; sarà ancora possibile consumarlo, ma le sue qualità organolettiche inizieranno a subire una progressiva flessione. Non viene, invece, indicato un c.d. “PAO” (“period after opening”), ossia un torno di tempo entro il quale consumare la tavoletta, una volta aperta la confezione; l’importante, come suggerisce lo stesso produttore, è conservarla in un luogo asciutto e lontano da fonti calore🥵.
Completa l’etichettatura l’indicazione del quantitativo contenuto (200 g), affiancata dalla “℮” che rappresenta il c.d. “simbolo di stima”, il quale certifica che il divario tra la quantità effettiva contenuta nella confezione e quella nominale riportata in etichetta non eccede i limiti fissati dalla normativa dell’Unione Europea.

3️⃣ IL “CAZZOTTO”.🍫👊
Non ho il bagaglio conoscitivo e l’addestramento sensoriale necessarî per tracciare un profilo organolettico del prodotto. Mi limito, pertanto, a descrivere sommariamente ciò che i miei sensi hanno percepito.
Il cioccolatino ha la classica forma irregolare e tondeggiante, evocativa di un pugno chiuso, dove la nocca più sporgente è rappresentata da una nocciola intera (non a caso, il nome originario di questo prodotto era quello di “Cazzotto”). Come abbiamo visto scandagliando la lista degli ingredienti, in questo caso il morbido cuore al gianduia e granella di nocciola è arricchito con estratto di caffè. Continua, però, a essere sormontato dalla nocciola intera e ricoperto integralmente dal doppio strato di cioccolato fondente Luisa, il quale ha il solito colore marrone scuro, piuttosto brillante.
Nel momento in cui si morde il cioccolatino, si ode un crac netto e pulito. Nel tenere tra le dita la porzione rimanente, la sensazione che si ha è la stessa di quando si tocca la seta; col trascorrere dei secondi, inoltre, il cioccolato comincia a fondersi lentamente. Avvicinandolo al naso, si percepisce un inebriante profumo, frutto della commistione tra cacao, caffè e nocciole tostate. Un odore, quindi, che è prodromico, oltre che dell’ottimo abbinamento di ingredienti, dell’ineffabile sapore che sta per avvolgere il palato, il quale in questo modo viene preparato a quello “shock estatico”, che subirà di lì a breve.
Prima di procedere alla degustazione sono solito bere un bicchiere d’acqua naturale, così da rimuovere dalle papille gustative gli eventuali residui, che possono compromettere la corretta percezione dei sapori. Al primo assaggio (rigorosamente con i denti incisivi😉), la pralina rivela una minima durezza (quindi, non tale da destare preoccupazione in chi ha problemi con i denti) e un’appagante croccantezza, la quale, oltre che alla doppia copertura di fondente, dev’essere ricondotta alla nocciola intera e alla granella di nocciole. Il cioccolato non si appiccica al palato; si dissolve bene in bocca, trasmettendo un senso di finezza, rotondità e pastosità; la consistenza è mediamente burrosa e raffinata; consumandolo, si avverte una sensazione di pienezza, fonte di piacere e benessere, ai quali concorrono in maniera sensibile la nocciola, la granella e l’estratto di caffè. Sciogliendo in bocca il cioccolato si percepisce, esclusivamente sulla punta della lingua, una dolcezza marcata, ma non stucchevole. Diversamente, sulla parte posteriore del palato si avverte, in modo appena percettibile, un senso di amaro; nelle zone anteriori risaltano, invece, delle lievi note di salato, che diventano di acido nei settori laterali medio-posteriori.
La commistione dei vari ingredienti, insomma, dà vita a delle “paradisiache” sensazioni gustative, pressoché ineffabili, le quali, oltre ad essere connotate da una perfetta armonia, hanno l’ulteriore pregio di deliziare il palato per un bel po’ di tempo, dopo la completa consumazione dell’alimento.
Questi amabili cioccolatini si possono consumare sia da soli che con bevande di ogni tipo, tanto calde quanto fredde. Possono essere, inoltre, utilizzati per decorare torte o guarnire una miriade di dolci. La sua versatilità permette, infatti, di dare ampio sfogo alla propria inventiva gastronomica, che trova un valido alleato nei suggerimenti forniti sul sito web del produttore.

4️⃣ LE CONSIDERAZIONI FINALI.🤔👨🏽‍💻
Si tratta di un prodotto di ottima qualità, molto gradevole, che è, inoltre, confezionato in maniera efficace e pratica. Tale considerazione mi porta a ritenere alquanto conveniente il prezzo di 4,89 euro, al quale viene attualmente venduta la scatola “Bijou” da 200 g, contente 16 cioccolatini. Un importo, equivalente ad un costo unitario di poco superiore ai 30 cent, il quale, sulla base di un’accurata analisi comparativa, estesa pure alle offerte presenti nelle ultime settimane sui volantini della “GDO”🏬, si rivela anche abbastanza competitivo🤑; soprattutto, se si tiene conto che non stiamo parlando di un vero e proprio formato “scorta”🛒.
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Recensito in Italia il 23 aprile 2024
Cioccolatini Baci sempre buonissimi. Versione al caffè top per gli amanti della bevanda nera!
Recensito in Italia il 19 aprile 2024
Buoni! Non si sente al massimo il sapore del caffè, ma resta un prodotto molto goloso
Recensito in Italia il 24 aprile 2024
Preso per il mio ragazzo per San Valentino per provare un gusto diverso da quelli venduti nella mia zona. Confezione originale e gusto pregiato come sempre. prezzo inferiore a molti supermercati. consigliato vivamente
Recensito in Italia il 25 marzo 2024
Buona variante dei classici Baci Perugina, il caffè si sente abbastanza, sono un po' più piccoli di quelli classici.
Recensito in Italia il 20 marzo 2024
OTTIMO PRODOTTO
Recensito in Italia il 25 febbraio 2024
Gusto e qualità del classico bacio perugina arricchito da gusto di caffè di ottima qualità e non prevaricante nel complesso.