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Un altro grande viaggio finito a fatica.
Quinto e ultimo romanzo della saga di Kingsbridge, il più breve rispetto ai precedenti, e un altro grande viaggio nella storia anche se frammentata dalla soap opera. Siamo in piena rivoluzione industriale e in Francia imperversa la rivoluzione con il successivo irrompere di Napoleone, ma neppure la famosa città inglese è immune al progresso tecnologico e delle idee progressiste.Nello stile classico, buoni contro cattivi, Follet racconterà le vite di Sal, Amos, Kit, Elsie, Jane e Spade. I personaggi in questo caso sono meno caratterizzati, per offrire uno sguardo maggiore verso la descrizione degli eventi storici. Oramai è nota la simpatia di Follet per i lavoratori, nonostante le peripezie a cui li costringe, ma non si può fare a meno di notare un chiaro riferimento all'attualità, alle tentazioni luddiste nei confronti dell'intelligenza artificiale e alle crisi economiche.Da una parte è apprezzabile che i personaggi lottino contro il progresso inarrestabile, la loro determinazione a difendere ciò in cui credono è un richiamo potente alla resilienza umana di fronte alle sfide dei tempi moderni, però, dall'altra Follet ha scritto quello che amo definire un romanzo storico 'in costume', ossia ambientato nel passato ma con personaggi che pensano, ragionano e hanno le caratteristiche dei giorni nostri.Inoltre, se devo dirla tutta da fan del vecchio Ken: "è stata una prevedibile delusione; va bene riciclare storie trame e personaggi, ma stavolta il giochino non ha funzionato...". Purtroppo è risultato lento, scontato, piatto, superficiale e in definitiva abbastanza noioso. Nonostante l'inizio sia avvincente lo slancio viene perso nella parte centrale e il finale è fin troppo affrettato.In definitiva, per chi legge Follet da poco, anche se questo libro non è dei migliori della saga, risulterà certamente una lettura piacevole dato che l'autore riesce sempre tenere il lettore interessato, ma per chi lo conosce è l'ennesima delusione.
Recensioni migliori da Italia
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Recensito in Italia il 1 maggio 2024
Recensito in Italia il 14 dicembre 2023
Quinto e ultimo romanzo della saga di Kingsbridge, il più breve rispetto ai precedenti, e un altro grande viaggio nella storia anche se frammentata dalla soap opera. Siamo in piena rivoluzione industriale e in Francia imperversa la rivoluzione con il successivo irrompere di Napoleone, ma neppure la famosa città inglese è immune al progresso tecnologico e delle idee progressiste.
Nello stile classico, buoni contro cattivi, Follet racconterà le vite di Sal, Amos, Kit, Elsie, Jane e Spade. I personaggi in questo caso sono meno caratterizzati, per offrire uno sguardo maggiore verso la descrizione degli eventi storici. Oramai è nota la simpatia di Follet per i lavoratori, nonostante le peripezie a cui li costringe, ma non si può fare a meno di notare un chiaro riferimento all'attualità, alle tentazioni luddiste nei confronti dell'intelligenza artificiale e alle crisi economiche.
Da una parte è apprezzabile che i personaggi lottino contro il progresso inarrestabile, la loro determinazione a difendere ciò in cui credono è un richiamo potente alla resilienza umana di fronte alle sfide dei tempi moderni, però, dall'altra Follet ha scritto quello che amo definire un romanzo storico 'in costume', ossia ambientato nel passato ma con personaggi che pensano, ragionano e hanno le caratteristiche dei giorni nostri.
Inoltre, se devo dirla tutta da fan del vecchio Ken: "è stata una prevedibile delusione; va bene riciclare storie trame e personaggi, ma stavolta il giochino non ha funzionato...". Purtroppo è risultato lento, scontato, piatto, superficiale e in definitiva abbastanza noioso. Nonostante l'inizio sia avvincente lo slancio viene perso nella parte centrale e il finale è fin troppo affrettato.
In definitiva, per chi legge Follet da poco, anche se questo libro non è dei migliori della saga, risulterà certamente una lettura piacevole dato che l'autore riesce sempre tenere il lettore interessato, ma per chi lo conosce è l'ennesima delusione.
Nello stile classico, buoni contro cattivi, Follet racconterà le vite di Sal, Amos, Kit, Elsie, Jane e Spade. I personaggi in questo caso sono meno caratterizzati, per offrire uno sguardo maggiore verso la descrizione degli eventi storici. Oramai è nota la simpatia di Follet per i lavoratori, nonostante le peripezie a cui li costringe, ma non si può fare a meno di notare un chiaro riferimento all'attualità, alle tentazioni luddiste nei confronti dell'intelligenza artificiale e alle crisi economiche.
Da una parte è apprezzabile che i personaggi lottino contro il progresso inarrestabile, la loro determinazione a difendere ciò in cui credono è un richiamo potente alla resilienza umana di fronte alle sfide dei tempi moderni, però, dall'altra Follet ha scritto quello che amo definire un romanzo storico 'in costume', ossia ambientato nel passato ma con personaggi che pensano, ragionano e hanno le caratteristiche dei giorni nostri.
Inoltre, se devo dirla tutta da fan del vecchio Ken: "è stata una prevedibile delusione; va bene riciclare storie trame e personaggi, ma stavolta il giochino non ha funzionato...". Purtroppo è risultato lento, scontato, piatto, superficiale e in definitiva abbastanza noioso. Nonostante l'inizio sia avvincente lo slancio viene perso nella parte centrale e il finale è fin troppo affrettato.
In definitiva, per chi legge Follet da poco, anche se questo libro non è dei migliori della saga, risulterà certamente una lettura piacevole dato che l'autore riesce sempre tenere il lettore interessato, ma per chi lo conosce è l'ennesima delusione.
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Recensito in Italia il 14 ottobre 2023
