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Shining Copertina flessibile – 20 settembre 2017
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa592 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreBompiani
- Data di pubblicazione20 settembre 2017
- Dimensioni20 x 1.5 x 2.1 cm
- ISBN-108845295303
- ISBN-13978-8845295300
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Dettagli prodotto
- Editore : Bompiani (20 settembre 2017)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 592 pagine
- ISBN-10 : 8845295303
- ISBN-13 : 978-8845295300
- Peso articolo : 590 g
- Dimensioni : 20 x 1.5 x 2.1 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 2.706 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 1 in Thriller sui sensitivi
- n. 87 in Horror (Libri)
- n. 155 in Gialli e thriller di azione e avventura
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L’armonia con cui è scritto è l’arma vincente che incolla il lettore nell’alternarsi di aneddoti rubati a scene di vita vissuta e l’orrore in cui sprofondano all’Overlook Hotel.
Per chi ha amato il film di Kubrick, certamente diverso in alcune sue parti e naturalmente riadattato per il grande schermo, ne consiglio vivamente la lettura, anche per comprendere alcuni passaggi oscuri della pellicola che il romanzo chiarisce in maniera esemplare.
Ma perché con questa recensione parlare di un lungometraggio che riguarda il romanzo? Innanzitutto, perché il film di Kubrick è giustamente passato alla storia della cinematografia e anche perché un romanzo riesce a essere totalmente esplicativo nel descrivere i passaggi che portano Jack Torrance all’alienazione più completa, prima ancora del manifestarsi dei fenomeni paranormali che lo porteranno a una catastrofica conclusione.
Non me ne voglia nessuno ma, la formula di alcuni editori di considerare un Autore “troppo descrittivo”, come del resto lo è King, per il sottoscritto diventa una qualità con la Q maiuscola, nell’essere esaustivo e reale nel decantare i propri incubi. Troppi romanzi perdono proprio il loro valore, perché non sono introspettivi nei confronti dei personaggi, riducendo il contenuto a una semplice storia senza sfumature che la caratterizzano. Ma un lungometraggio è diverso, non si può sviscerare nel profondo la psiche di uno o più personaggi - sempre che non ci sia una voce narrante - un po’ come succedeva nei vecchi noir in bianco e nero.
Interessante e azzeccata è la citazione al racconto di Poe, “La maschera della morte rossa” (la troviamo in più punti del romanzo) e come la morte sia associata al male spettrale e invisibile che incombe sull’Overlook. Le presenze, tangibili agli occhi di Jack, sono evocate dalla sola visione di un album di ritagli datati 1945-67.
Già ne avevo memoria quando lo lessi 27 anni fa, e lo ripeto oggi avendolo riletto... che tutte le sfumature e le varie scene che si susseguono, soprattutto nel finale serrato del romanzo, sono del tutto diverse, forse anche snaturate dalla seppur “fantastica” versione cinematografica (oltre che un capostipite dell’horror, la miglior versione su pellicola in assoluto tratta da un romano di King)... ma chi ha apprezzato il film e come minimo legge un libro all’anno, troverà fantastica la versione originale del romanzo!
Premetto che Shining è “uno spettacolo di morte, mascherato sotto una festa con fiumi di alcool” ed è completamente esaustivo nell’essere chiaro e delineato, non stiamo parlando del “Giro di vite” di Henry James e nemmeno di Shirley Jackson e il suo “L’incubo di Hill House” - sebbene qualche piccolo particolare possa essere interpretato - rimane la certezza in chi legge... di un dramma tinto di horror, con un finale chiaro e ben definito.
CONSIGLIATISSIMO!!!
Quando la famiglia prende in custodia l’Overloock Hotel, invece lo spartito cambia lentamente: inizia ad essere introdotta la componente soprannaturale che alla fine sfocia quasi in un fantasy, con tanto di fantasmi e possessioni.
Questa è la parte più debole del romanzo e non a caso ricorda e anticipa clamorosamente infiniti stereotipi che compariranno nel cinema di qualche decennio successivo, soprattutto quello degli anni 2000, quando il CGI potrà permettere di dar vita a qualsiasi fantasia. Ma a merito di King va detto che tali stereotipi li ha inventati lui, nelle pagine di questo libro e con 40 anni di anticipo!
Avrete già intuito, che quando Stanley Kubrick prese in mano questo romanzo per trarne un film lo utilizzò unicamente come traccia e ispirazione, ma non ebbe il minimo dubbio che fantasy e fantasmi andavano tolti per lasciare un totale vuoto interpretativo.
Questo vuoto era reso in allegoria dai sei mesi di totale libertà che lo scrittore protagonista (Jack), in veste di custode, aveva a disposizione per completare lo script della sua commedia. Oltre che dagli enormi spazi dell’Hotel, di cui era diventato una sorta di sovrano, che l’aspirante scrittore aveva a disposizione.
Nel film Jack, lasciato in balia di questo spazio vuoto viene schiacciato dalla responsabilità di riempirlo. Saranno i propri demoni interiori (la paranoia e l’alienazione), invece che l’anelata creatività a riempire le sue giornate.
Il fantasmi dell’hotel sono più una sorta di proiezione della sua follia, che non reali fantasmi da castello scozzese. Sono una sorta di complemento.
Kubrick ha quindi dato un significato del tutto personale ad un romanzo che gli è servito solo da contesto e per motivi probabilmente commerciali. Infatti Stephen King in grande ascesa all’epoca come re dell’horror, era lo scrittore ideale a cui Kubrick avrebbe potuto legare un suo film horror!
Ma da Kubrick, genio già affermato si permise di stravolgere praticamente tutto, ad iniziare dal significato e dal senso.
Va da sé che tra il film e il libro rimane in comune più che altro il titolo.
C’è però qualcosa che Kubrick prende pari-pari da Stephen King, non sente il bisogno di stravolgimenti.
Quando compare Lloyd il film e il libro diventano per un momento la stessa cosa: e lì sono brividi!
Avevo altissime aspettative su questo libro e posso dire che sono state tutte soddisfatte.
📌L'elemento soprannaturale mi è piaciuto molto e lo sentito molto più presente nel libro che nel film.
📌Mi è piaciuto molto come King è riuscito a mantenere alta la souspance in salire fino a scoppiare nel finale.
📌Unico punto negativo in alcune parti troppo descrittivo e prolisso ma questo non ha influenzato sull'esito della lettura.
📝"Il mondo è duro Danny. Se ne frega. Non ci odia, no, ma nemmeno ci ama."
Recensito in Italia il 6 agosto 2023
Avevo altissime aspettative su questo libro e posso dire che sono state tutte soddisfatte.
📌L'elemento soprannaturale mi è piaciuto molto e lo sentito molto più presente nel libro che nel film.
📌Mi è piaciuto molto come King è riuscito a mantenere alta la souspance in salire fino a scoppiare nel finale.
📌Unico punto negativo in alcune parti troppo descrittivo e prolisso ma questo non ha influenzato sull'esito della lettura.
📝"Il mondo è duro Danny. Se ne frega. Non ci odia, no, ma nemmeno ci ama."