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Never give up Formato Kindle
Kendall, però, dopo un errore che gli è costato la carriera, osserva la nazionale da bordo campo come preparatore tecnico. A volte vorrebbe strapparsi giacca e cravatta, indossare la divisa e fiondarsi in posto sei per dimostrare a tutti che è ancora il campione di prima. Quell’impeto però dura il tempo di un respiro. Il tempo di ricordarsi che restare in disparte è la giusta punizione per essersi fidato della persona sbagliata.
Margot invece aspetta ancora l’opportunità di mostrare al mondo quello che vale. Stringe il ciondolo che le ha regalato suo padre e va avanti, nonostante la fatica, il rapporto terribile che ha con la madre e gli errori che continua a fare durante le partite, nelle poche occasioni in cui lascia la panchina.
Ha anche un altro sogno, quello di incontrare il capitano della nazionale di pallavolo, Nick Carter, il ragazzo che la guarda dalla copertina della biografia che lei tiene vicino al letto.
Kendall e Margot ancora non si conoscono.
Il torneo NORCECA inizierà fra sette giorni.
Ed entrambi saliranno sullo stesso aereo per raggiungere Winnipeg, in Canada, dove il gioco avrà inizio.
- Lunghezza stampa537 pagine
- LinguaItaliano
- Data di pubblicazione14 luglio 2021
- Dimensioni file3919 KB
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Dall'editore
L'amore più puro
Resto a osservarla per un po’, lascio vagare lo sguardo sulla pelle candida e trattengo l’impulso di toccarla. I capelli biondi sono sparsi sul cuscino e quando mi avvicino mi accorgo che profumano di mela.
È supina, quindi ho una splendida visione del suo collo e di una bella fetta di décolleté. Il petto si solleva lento e regolare, lasciando intravvedere sotto il ciondolo il tatuaggio che ha sul seno sinistro. È un cuore stilizzato sotto al quale scende una piccola lacrima. Conoscendo la sua storia, immagino che la P che occupa lo spazio centrale stia per papà.
Un sospiro mi fugge dalle labbra. Vorrei non avesse mai provato un dolore così grande, avrei voluto che la vita fosse più generosa con questa ragazza. Se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo e cambiare un singolo giorno, sceglierei quello in cui gliel’hanno portato via. Farei qualsiasi cosa per lei e il motivo è piuttosto ovvio.
Mi sono innamorato della mia piccola strega.
La passione più travolgente
Lascio alle mani il compito di prendere tempo, di mettere un freno alla bruciante passione che mi ottunde la mente. Ma quelle due traditrici scivolano verso il basso, s’insinuano nel suo posto più intimo senza che io possa fermarle. Saggiano, premono, schiudono e invadono, strappano a entrambi un gemito di piacere.
Mi sfugge il suo nome stretto tra i denti, e subito si volta per guardarmi negli occhi.
Mi prende il viso e mi attira verso la sua bocca. Mi bacia con foga, come se solo ora avesse realizzato di non poterne più fare a meno. Gemo quando lascia le mie labbra per scendere lungo il collo, mentre una delle sue mani si chiude là sotto, stringendo con forza e muovendosi come piace a me. Finché le dita non passano leggere a sfiorare la parte più sensibile, e io perdo la partita contro me stesso.
Mi abbasso e la sollevo invitandola a intrecciare le gambe attorno ai miei fianchi. Tende i muscoli per sorreggersi e si aggrappa alle spalle fino a portare la bocca a un soffio dalla mia.
L'unica cosa che conta
Raggiungo il campo dove abbiamo conquistato la finale, poso il borsone e ci frugo dentro.
Le trovo lì, esattamente dove le ho riposte anni fa. Mi siedo e tengo il sacchetto trasparente tra le mani, fissando l’unico strumento di lavoro che avevo. Ricordo ancora il giorno in cui papà mi ha regalato il primo paio di ginocchiere. Avevo nove anni e giocavo nell’U11 da pochi mesi, non servivano nel modo più assoluto, ma lui aveva già capito che quella del libero sarebbe stata la mia strada.
Queste le portavo a Rio. E da quella sera non le ho più indossate, neanche una volta. Rovescio il sacchetto e me le faccio cadere in mano, prima di rinsavire e cambiare idea. Tolgo le scarpe e poi le infilo, una ginocchiera alla volta. La sensazione è potente. Quelle fasce di nylon e cotone stringono i muscoli e proteggono i tendini ma, cosa più importante, mi fanno ancora tremare le gambe. Non per il panico o per l’agitazione, stavolta no.
È perché per me significano ancora molto. Più di quanto credessi.
Dettagli prodotto
- ASIN : B098MQ7K1M
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 3919 KB
- Utilizzo simultaneo di dispositivi : illimitato
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 537 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 31,705 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
- n. 5 in Pallavolo (Kindle Store)
- n. 376 in Narrativa sportiva
- n. 587 in Famiglia e relazioni (Kindle Store)
- Recensioni dei clienti:
Informazioni sull'autore
Mya è nata nelle campagne del Polesine nella primavera del 1977, ma si è trasferita con il marito e i due figli nella provincia di Padova, in una piccola cittadina ai piedi dei Colli Euganei.
Con un diploma di ingegneria informatica, Mya ha intrapreso la carriera che aveva sempre sognato e, dal 2000, lavora come analista programmatore.
Lettrice appassionata di gialli e thriller fin dalla giovane età, ha collezionato bibliografie quasi complete dei suoi autori preferiti, come S. King, W. Smith, L. Child, P. Cornwell e, ovviamente, D. Koontz.
Nonostante prediliga perdersi tra le pagine di un avvincente giallo, Mya preferisce scrivere in rosa.
Il suo primo romance è stato iniziato nel lontano 2000, ai tempi dell'università, ma è riuscita a terminarlo molto tempo dopo. A quel punto, conquistata da una viscerale passione per la scrittura, non ha più smesso di elaborare storie romantiche e appassionanti.
Ad oggi, ha all'attivo 16 manoscritti, 10 dei quali pubblicati tra il 2014 e il 2019.
NEVERGive Up è il romanzo su cui sta lavorando e che verrà pubblicato entro l'estate.
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Anche per chi non è esperto è tutto molto chiaro e i protagonisti si fanno adorare da subito.
E' scritto benissimo e vorrei sottolineare il modo perfetto con cui vengono descritte le emozioni e le sensazioni nello svolgersi della storia.
Inoltre non nascondo di non essere affatto un esperto di pallavolo, e da questo romanzo ho imparato molte cose, ed ho guardando gli ultimi tornei di pallavolo capendoci qualcosa in più :-)
Bravissima Mya! Grazie
Lei non saprei come definirla: all’inizio ragazzina immatura che vive un amore immaginario e si butta nella storia sbagliata senza controllo, per poi troppo velocemente ricredersi a danno fatto.
Come protagonista in generale non mi ha entusiasmato, soprattutto quando nella seconda e terza parte crea situazioni da tira e molla che alla fine ho trovato eccessive e sfiancanti.
Un romanzo molto lungo, in alcuni momenti eccessivo quanto a descrizione di azioni di gioco: amo la pallavolo, lo spunto era buono ma, ripeto, talvolta ho trovato un po’ noiose le descrizioni delle azioni.
Punti PRO:
LA PALLAVOLO. La pratico agonisticamente da 23 anni, anche con buoni risultati. Comprendo perfettamente la passione dei personaggi.
Kendall: mi è piaciuto molto il personaggio maschile della storia, l'ho trovato maturo, con la testa sulle spalle... anche se mi chiedo perchè non abbia mai provato a denunciare chi gli ha bloccato la carriera.
I capitoli in Canada con il nonno
Il coach Reeves... l'ho adorato
Punti CONTRO:
Troppa immaturità da parte di Margot... si ok ha "solo" 19 anni, ma su alcuni aspetti si è comportata come una ragazzina... inoltre quando comincia a rendersi conto di aver fatto un errore (leggendo capirete a cosa mi riferisco), va a ricommetterlo un'altra volta il giorno dopo...
Finale veramente frettoloso... 500 e oltre pagine di tira e molla, per una conclusione in 3-4 pagine... ecco, secondo me ci sarebbe stato bene un capitolo aggiuntivo, in un futuro vicino, con i protagonisti a giocare/vivere insieme in squadre della stessa città.
Nel complesso è una buona lettura
Unica pecca... un po' troppo lungo ma ne è valsa la pena!
Non sono una sportiva, ma amo lo sport.
È questo il motivo per cui, anche nella lettura, uno dei miei generi preferiti è proprio lo sport romance. In particolare amo la pallavolo. Un retaggio delle domeniche passate al Palazzetto da bambina, a tifare la mia squadra del cuore dalla curva. Non potevo quindi resistere alla trama di questo romanzo, di cui vi parlo, e devo dire che è stata una piacevolissima sorpresa.
Partiamo proprio dallo sport…
Il libro è intriso di pallavolo e lo sport la fa da padrone. Chiunque si sia mai avvicinato a un palazzetto, leggendo questo testo può davvero sentire gli odori descritti, visualizzare le palestre, gli spogliatoi, percepire l’eccitazione del pre-partita, soffrire con i giocatori in campo alla conquista un punto e udire i rumori: in questo testo, la mano che cozza contro il pallone, la schiacciata che va a segno, il rumore di un giocatore che si tuffa sul campo da gioco sono talmente ben descritti da sembrare reali. In Never Give Up la pallavolo è una dei protagonisti principali tanto quanto la storia di Margot e Rendall, se non di più. Rendall è un atleta affermato, o dovrei dire era, perché all’apice della carriera, qualche anno prima del momento da cui ha inizio la nostra storia, ha fatto uno sbaglio con cui non è ancora riuscito a venire a patti. Ma è anche un uomo con le sue fragilità, con il suo passato non risolto, con un meraviglioso padre che lo ama, ma che in alcuni momenti predica bene e razzola male, con un nonno che all’inizio potreste mal giudicare, ma che poi amerete e con una madre che a un certo punto si è fatta vincere dai suoi demoni e ha mollato la famiglia e lui. E poi c’è Nick. Ingombrante, egoista, fastidioso, subdolo, sempre presente. Sono migliori amici fin dall’infanzia – ma forse non si tratta proprio di un’amicizia sincera da parte di Nick – e Rendall, per riuscire a chiudere i conti con il passato, li dovrà prima chiudere con lui. Nick è il personaggio che detesto e so che detesterete, l’antagonista di questa bella storia.
Ferita dalla recente morte del padre, la giovane e bellissima Margot ha un sogno: diventare una campionessa di pallavolo. Sempre a un passo dallo sfondare, ma perennemente considerata mediocre, la nostra ragazza è determinata a farcela. Si impegna più degli altri, si allena più degli altri. Eppure i risultati tardano ad arrivare… Anche Margot ha i suoi irrisolti. Il padre che adorava è morto da pochi mesi e con la madre il rapporto è difficile. Faticano a capirsi, perché quando di fondo rimane il non detto, è difficile andare avanti, costruire rapporti e comprendere le scelte dell’altro. E nella vita di Margot c’è anche Vic. Amica sincera e leale, più sfrontata e diretta, è un punto di riferimento nella vita della nostra protagonista (… e colei che meriterebbe di vedere raccontata la sua storia!).
Vorrei dirvi che la storia di Margot e Rendall è semplice, lineare e poco dolorosa, ma non posso. Mentirei. Posso però dirvi che è una storia di cui si percepisce la potenza sin da subito, anche quando loro non lo sanno ancora che sono destinati l’uno all’altra. Al centro sempre la pallavolo, per entrambi, il punto fermo delle loro vite attorno al quale ruota anche la loro storia d’amore. Margot e Rendall sono due protagonisti in cammino, in crescita, che si “useranno” per diventare uomo e donna, per migliorare come compagni di squadra per i loro colleghi e che per farlo metteranno sempre prima l’altro, anche a costo di rimetterci la propria felicità. Almeno fino all’happy ending… Ma che fatica!
Mya McKenzie, di cui non avevo mai letto nulla, ha scritto un bellissimo sport romance, con una trama che tiene, senza sbavature. La sua è una scrittura fluida, immediata, capace di tener incollato il lettore fino alla fine senza allungare con parti inutili. Un libro pulito, senza imprecisioni da segnalare, che indica anche il lavoro sul testo fatto a monte. Chiudo consigliando la lettura a chiunque non abbia timore di entrare in un palazzetto per conoscere Morgan e Rendall, anche per scoprire un pochino di più uno degli sport in cui noi in Italia abbiamo sempre brillato, ma che, lasciatemelo dire, come altri non ha mai avuto la giusta attenzione. Il libro in tre parole: passione, fatica, amore.
Editing a cura di Aletheia.