Schiavi delle sensazioni è il primo volume della serie Psy Changeling in grado di unire alla perfezione una storia d’amore fantastica con diversi tipi di elementi fantasy. Il romanzo è autoconclusivo ma io non vedo già l’ora di poter leggere anche gli altri volumi della serie.
Le emozioni sono alla base di questo bellissimo romanzo, l’autrice è riuscita con grande maestria e abilità a fare un ottimo world building, introducendo diverse razze: Psy, mutaforma – ossia Changeling – e umani, e dando, inoltre, ampio spazio non solo ai due protagonisti principali, ma anche ai personaggi secondari.
Ho trovato molto affascinante l’idea alla base del libro, il peso che i sentimenti hanno nella nostra vita, come siamo in grado di affrontarli e le conseguenze che essi implicano.
Psy e mutaforma non potrebbero essere più distanti se non fosse che non tutti gli Psy siano effettivamente come sembrano. Tra i vari pregi di questo romanzo, al primo posto troviamo l’enorme caratterizzazione e spessore psicologico che l’autrice ha saputo dare a tutti i personaggi, in primis a Sascha e Lucas.
Un altro aspetto favoloso è la grande caratterizzazione che l’autrice ha saputo dare anche ai personaggi secondari. Personaggi che, tra l’altro, immagino acquisteranno maggiore spessore con il proseguimento della serie. Non entro nello specifico per non rovinare la lettura ma mi permetto di menzionare Dorian, un mutaforma che mi ha proprio conquistato e sono sicura conquisterà anche voi.
La trama è avvincente, un perfetto mix di adrenalina, passione, amore, suspense e rivelazioni cha fanno trattenere il fiato. La narrazione è perfetta, incisiva al momento opportuno e in grado di non dare mai niente per scontato. Merito anche di uno stile di scrittura pressoché perfetto, appassionante e ben strutturato. La penna di Nalini Singh, infatti, è scorrevole, intensa, piena e molto d’impatto. La narrazione è in terza persona, ma questo non impedisce al lettore di entrare in perfetta sintonia con i protagonisti e la storia stessa. Una volta iniziato a leggere non solo mi sono sentita catapultata nella storia, ma interrompere la lettura è stato molto difficile.
Il mondo che l’autrice ha costruito è originale, innovativo ed elaborato in modo splendido. Inoltre, ne sono certa, saranno ancora molte altre le sorprese che ci attendono nei prossimi volumi.
Ogni peculiarità presente nel libro si fonde alla perfezione con l’altra, gli elementi fantasy si mescolano a una storia d’amore passionale e molto emozionante, il tutto contornato da una sottotrama suspense che ho trovato ottimamente costruita. Le scene erotiche non sono invadenti e sono perfettamente integrate nella storia. La grande abilità dell’autrice, infatti, è stata il saper dosare ogni elemento nel modo giusto, rendendo il romanzo non solo completo ma anche emotivamente intenso.
Ne consiglio la lettura non solo alle amanti del genere Paranormal, ma anche chi sia alla ricerca di una storia intensa, profonda e coinvolgente.
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Recensioni con immagini
Una serie che aspettavo da anni
4,5 - Sebbene di recente mi siano capitate meno occasioni, in passato sono stata un'avida lettrice di paranormal, e spesso sentivo decantare i libri sugli PSY, dispiacendomi di non vederla arrivare da noi.Quindi un grande applauso a questa giovane CE che si è lanciata nell'impresa, del resto non facile perché ad oggi la serie PSY-CHANGELING conta un totale di 19 libri più svariate novelle.Però, se la bontà di una saga lunga si vede sin dall'inizio (e non sempre è così), questi romanzi di Nalini Singh promettono più che bene.Prima di tutto ho apprezzato davvero l'ambientazione: il mondo descritto si struttura in tre razze, in buona sostanza, con i (soliti) umani, i mutaforma e, al di sopra di tutti, gli Psy, a loro volta distinti in potenti e potentissimi. Sascha è una Cardinal e in teoria dovrebbe possedere doti incredibili, invece ha una mente tormentata, con più di un difetto: fa sogni, prova emozioni, viene influenzata da ciò che accade fuori e non riesce a mantenere la corazza di pura astrattezza/crudeltà che invece contraddistingue la sua temuta e gelida madre, nonché i membri del Consiglio.Mentre la sua gente la manda a trattare un nuovo affare (in realtà tramare contro/spiare) con un ricco branco di leopardi mutaforma (i DarkRiver), lei prova un'inaspettata simpatia per le loro tradizioni, la loro affettuosità, la protezione dei compagni e dei cuccioli, ovvero per tutte quelle caratteristiche che per il suo autocontrollo psichico dovrebbero rappresentare il "male".E poi c'è Lucas Hunter (sì, questo cognome verrà successivamente usato e abusato in decine di serie paranormal, ma quando la Singh scriveva correva ancora l'anno 2006), il capobranco panterone che è al contempo diffidente/attratto da lei.In mezzo a loro e allo scontro tra razze, c'è il casus belli di un serial killer che fa strage di ragazze mutaforma e che tutti desiderano catturare a qualunque costo.Per essere l'episodio introduttivo, chiede al lettore di orientarsi un attimo con personaggi e strutture societarie dei Psy, però viene tutto facile.Scritto in modo scorrevole, con buona tensione (anche se l'indagine è chiaramente una scusa narrativa per far risaltare i vari personaggi), trova il suo punto di forza nelle scene di giochini di gatto e topo prima, sogni molto intensi, e infine di vera passione.Un mezzo punto in più per la terza persona: finalmente non dobbiamo sorbire vedere tutto attraverso il POV di qualche tizia lagnosa e insopportabile!
Recensioni migliori da Italia
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Recensito in Italia il 16 dicembre 2020
Recensito in Italia il 18 dicembre 2020
4,5 - Sebbene di recente mi siano capitate meno occasioni, in passato sono stata un'avida lettrice di paranormal, e spesso sentivo decantare i libri sugli PSY, dispiacendomi di non vederla arrivare da noi.
Quindi un grande applauso a questa giovane CE che si è lanciata nell'impresa, del resto non facile perché ad oggi la serie PSY-CHANGELING conta un totale di 19 libri più svariate novelle.
Però, se la bontà di una saga lunga si vede sin dall'inizio (e non sempre è così), questi romanzi di Nalini Singh promettono più che bene.
Prima di tutto ho apprezzato davvero l'ambientazione: il mondo descritto si struttura in tre razze, in buona sostanza, con i (soliti) umani, i mutaforma e, al di sopra di tutti, gli Psy, a loro volta distinti in potenti e potentissimi. Sascha è una Cardinal e in teoria dovrebbe possedere doti incredibili, invece ha una mente tormentata, con più di un difetto: fa sogni, prova emozioni, viene influenzata da ciò che accade fuori e non riesce a mantenere la corazza di pura astrattezza/crudeltà che invece contraddistingue la sua temuta e gelida madre, nonché i membri del Consiglio.
Mentre la sua gente la manda a trattare un nuovo affare (in realtà tramare contro/spiare) con un ricco branco di leopardi mutaforma (i DarkRiver), lei prova un'inaspettata simpatia per le loro tradizioni, la loro affettuosità, la protezione dei compagni e dei cuccioli, ovvero per tutte quelle caratteristiche che per il suo autocontrollo psichico dovrebbero rappresentare il "male".
E poi c'è Lucas Hunter (sì, questo cognome verrà successivamente usato e abusato in decine di serie paranormal, ma quando la Singh scriveva correva ancora l'anno 2006), il capobranco panterone che è al contempo diffidente/attratto da lei.
In mezzo a loro e allo scontro tra razze, c'è il casus belli di un serial killer che fa strage di ragazze mutaforma e che tutti desiderano catturare a qualunque costo.
Per essere l'episodio introduttivo, chiede al lettore di orientarsi un attimo con personaggi e strutture societarie dei Psy, però viene tutto facile.
Scritto in modo scorrevole, con buona tensione (anche se l'indagine è chiaramente una scusa narrativa per far risaltare i vari personaggi), trova il suo punto di forza nelle scene di giochini di gatto e topo prima, sogni molto intensi, e infine di vera passione.
Un mezzo punto in più per la terza persona: finalmente non dobbiamo sorbire vedere tutto attraverso il POV di qualche tizia lagnosa e insopportabile!
Quindi un grande applauso a questa giovane CE che si è lanciata nell'impresa, del resto non facile perché ad oggi la serie PSY-CHANGELING conta un totale di 19 libri più svariate novelle.
Però, se la bontà di una saga lunga si vede sin dall'inizio (e non sempre è così), questi romanzi di Nalini Singh promettono più che bene.
Prima di tutto ho apprezzato davvero l'ambientazione: il mondo descritto si struttura in tre razze, in buona sostanza, con i (soliti) umani, i mutaforma e, al di sopra di tutti, gli Psy, a loro volta distinti in potenti e potentissimi. Sascha è una Cardinal e in teoria dovrebbe possedere doti incredibili, invece ha una mente tormentata, con più di un difetto: fa sogni, prova emozioni, viene influenzata da ciò che accade fuori e non riesce a mantenere la corazza di pura astrattezza/crudeltà che invece contraddistingue la sua temuta e gelida madre, nonché i membri del Consiglio.
Mentre la sua gente la manda a trattare un nuovo affare (in realtà tramare contro/spiare) con un ricco branco di leopardi mutaforma (i DarkRiver), lei prova un'inaspettata simpatia per le loro tradizioni, la loro affettuosità, la protezione dei compagni e dei cuccioli, ovvero per tutte quelle caratteristiche che per il suo autocontrollo psichico dovrebbero rappresentare il "male".
E poi c'è Lucas Hunter (sì, questo cognome verrà successivamente usato e abusato in decine di serie paranormal, ma quando la Singh scriveva correva ancora l'anno 2006), il capobranco panterone che è al contempo diffidente/attratto da lei.
In mezzo a loro e allo scontro tra razze, c'è il casus belli di un serial killer che fa strage di ragazze mutaforma e che tutti desiderano catturare a qualunque costo.
Per essere l'episodio introduttivo, chiede al lettore di orientarsi un attimo con personaggi e strutture societarie dei Psy, però viene tutto facile.
Scritto in modo scorrevole, con buona tensione (anche se l'indagine è chiaramente una scusa narrativa per far risaltare i vari personaggi), trova il suo punto di forza nelle scene di giochini di gatto e topo prima, sogni molto intensi, e infine di vera passione.
Un mezzo punto in più per la terza persona: finalmente non dobbiamo sorbire vedere tutto attraverso il POV di qualche tizia lagnosa e insopportabile!
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