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Al cuore dell'Impero: Napoleone e le sue donne fra sentimento e potere Formato Kindle
meglio non avere una famiglia. Genio poliedrico,
grande stratega, cinico e al tempo stesso generoso,
conosce un destino caratterizzato prima dalla
fedeltà e dall’adulazione, poi dagli abbandoni e
dai tradimenti di coloro che aveva più beneficiato.
Addentrandosi nei meccanismi del potere e negli
intrighi di un periodo decisivo nella storia d’Europa,
Alessandra Necci fa sapientemente dialogare
ricostruzione storica, testimonianze dirette e leggende,
sino a ridisegnare una trama di rapporti familiari
e sentimentali che sfata i luoghi comuni.
Tra interessi nazionali e dinastici, ambizioni
personali e collettive, equilibri politici e diplomatici,
con un ritmo narrativo incalzante l’autrice mette
in rilievo i caratteri e gli obiettivi delle donne che
sono state vicine a Napoleone.
Alcune sono già celebri, come la creola Giuseppina,
capricciosa e sensuale, che rimane imperatrice
dopo il divorzio e il successivo matrimonio
di Bonaparte con Maria Luisa d’Austria. O come
Paolina, bella e voluttuosa, la cui esistenza
è costellata di amori fugaci, infedele a tutti tranne
che al fratello. L’ascendente di altre personalità
è meno noto, ma a volte molto profondo. Su tutte
spicca la madre di Napoleone, Letizia, austera
matriarca corsa, centrale nella vita del figlio e del clan.
Ancora, le sorelle Elisa, calcolatrice ma politicamente
molto abile, e Carolina, ossessionata dal potere
e dagli intrighi. E la contessa polacca Maria
Walewska, disinteressata e generosa amante, che lo
raggiunge brevemente all’Elba. Infine, l’ultima figura
femminile, Betsy Balcombe, che gli sarà vicina nel
primo periodo della prigionia a Sant’Elena.
Alessandra Necci si conferma capace di rileggere
con maestria la storia italiana ed europea,
ma soprattutto di esaminare in un’ottica diversa
le vicende di uno dei più grandi personaggi di tutti
i tempi, Napoleone Bonaparte.
- LinguaItaliano
- EditoreMarsilio
- Data di pubblicazione10 dicembre 2020
- Dimensioni file11467 KB
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Dettagli prodotto
- ASIN : B08NF3H9R8
- Editore : Marsilio (10 dicembre 2020)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 11467 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 402 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 40,962 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
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La nota dolente che progressivamente si è palesata nella lettura è la prospettiva storica adottata dall'autrice rispetto al soggetto trattato. Da una parte le protagoniste e soprattuto il protagonista maschile di tutta quest'epoca storica vengono posti su una sorta di piedistallo per far rifulgere la loro eccezionalità; dall'altra tutta la narrazione è accompagnata da una miriade di aneddoti tali da rendere queste vite come soggetto da rotocalco. Per citare Nietzsche, un intreccio tra "storia monumentale" e "storia antiquaria". E dov'è finita la "storia critica"? Introvabile o sfiorata in qualche passaggio. L'apice di questa prospettiva si trova nel capitolo finale, quello in cui si raccontano gli ultimi anni di vita di Napoleone, presentato come la vittima sacrificale di crudeltà e meschinità che si accaniscono contro il grand'uomo. Mai avrei immaginato che un testo storico scritto ai giorni nostri su Napoleone potesse concludersi con la seguente citazione di Alfred de Musset, fatta propria dall'autrice: "Un solo uomo viveva, allora, in Europa; il resto degli esseri umani tentava di riempirsi i polmoni con l'aria che egli aveva respirato". A parte il fatto che questo slancio encomiastico si colloca nel contesto storico del mito napoleonico che si sviluppa in Francia in epoca romantica come reazione alla Restaurazione (Restaurazione a cui, d'altronde, lo stesso Napoleone aveva spianato il terreno con le sue folli guerre); e a parte il fatto che si possono citare centinaia di giudizi di scrittori, intellettuali, artisti altrettanto, se non più prestigiosi, che vanno in direzione opposta, credo che oggi nemmeno l'apologeta più sfegatato del personaggio Napoleone si azzarderebbe a tessere un tale panegirico. Per quel che riguarda le figure femminili, in particolare quelle legate a Napoleone da rapporti di sangue, a partire dalla madre che, come risaputo, ha avuto un forte ascendente sul figlio che da rivoluzionario mozzateste nell'epoca del Terrore arriverà ad autoincoronarsi imperatore nel giro di poco più di un decennio, solo sullo sfondo l'autrice le colloca in quel contesto di "familismo immorale" , cementato da ambizioni, interessi, prestigio.
Certo Napoleone ricoprì le sue donne di gioielli, palazzi, titoli nobiliari, di cui andavano orgogliose e nel frattempo, con il suo Codice civile, ricacciava la condizione delle donne nello stato di inferiorità da cui le conquiste dei primi anni della rivoluzione le avevano, almeno sulla carta, in buona parte emancipate.