KILL OR BE KILLED_ Libro Uno ( Mondadori Oscar Ink)
Cartonato a colori. 128pp., 19,00€.
Testi_ Ed Brubaker / Disegni_Sean Phillips/ Colori_ Elizabeth Breitweiser.
Le confessioni di un giovane giustiziere della notte . Ventottenne americano bianco, studente fuori corso , segni particolari nessuno salvo un padre artista “ridimensionato” suicida ,e lui stesso alle prese con più di un tentativo, magari poiché la sua spigliata migliore “amica” fa’ coppia col suo coinquilino , peraltro non abbastanza str… per farsi detestare completamente ma abbastanza ed oltre per farlo sentire avvilito, anche perché Lei lancia segnali ambivalenti.
Dopo l’ultimo atto scriteriato e mestamente solipsistico, l’anonimo universitario riceve una sinistra profezia ( allucinata?)e si costringe a ripagare il dono della sua vita, nonostante tutto salva, con l’eliminazione ( periodica!) di un soggetto riprovevole e meritevole di punizione capitale. Non è semplice cominciare , eppure, dopo aver “varcato la soglia” l’assassino trova un suo contraddittorio equilibrio, acquistando pure la sfrontatezza di rifarsi sotto con la sua _sentimentalmente irrisolta ed affine_ amica.
Chiaramente non adatto ai bambini , un fumetto dall’ideazione e già dall’incipit molto forte, col personaggio ormai rodato pluriomicida che si racconta a ritroso in un martellante monologo interiore in cui analizza sensazioni e cose da fare per “realizzare” una esecuzione e conviverci , sostanzialmente nella persuasione di aver tolto dalla terra feccia destinata a rivalersi su innocenti . Il tutto pungolato da un obbligo , che al lettore ( ed a lui stesso …)appare tangibile quanto irrazionale.
Molto si gioca nello scardinamento meta testuale : spesso e volentieri il protagonista si interroga su quanto le azioni svolte nella “vita vera” siano ben diverse da come sono drammatizzate nei fumetti o nei film; sebbene l’autore non manchi di sottolineare linearmente quanto sia facile rimediare una pistola ed impratichirsi al suo uso ( affiorano assonanze con “Kick Ass”), coltivando parallelamente ricordi d’infanzia, utili a puntualizzare la personalità e le fisime accessorie del neo castigatore. Sui testi avviluppanti la trama convincente (…compreso l’elemento “innaturale” ;-) ), anche a cascata su colonne bianche laterali ( le pagine sono nere , per una edizione robustamente rilegata) che cingono la narrazione visuale di disegni che ,rispetto all’acclamata esalogia di “Criminal”, sono ben puntualizzati nella rifinitura dettagliata, anche negli sfond,i e con una bella articolazione dei colori e delle sfumature (se) lasciate libere dalle “doverose” campionature di nero , pure col vezzo alla “Sin City” di contrastarle con il biancore dei cerotti, a testimonianza del calvario psico-fisico dell’incappucciato ( vedi cover ); mentre la girl ha un faccione dalla aperta solarità da ricordare perfino Jack Kirby, the king. Un comic disturbante in un abisso destinato a specchiarsi dentro di noi. Ottimo (imho).
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