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La distanza che ci separa Formato Kindle
Un sentimento corrotto dal male
Due cuori tenaci persi in un labirinto di inganni
Keegan e Isabelle sono entrambi vittime degli abusi subiti nell’orfanotrofio di Abbeville, in Louisiana. Nel tempo il legame tra i due ragazzi si è trasformato in un sentimento profondo e quando lei viene adottata da una famiglia abbiente, per Keegan sembra giunta la fine di un’epoca e il suo cuore inizia a inaridirsi.
Trascorrono vent’anni senza che nessuno dei due sappia nulla l’uno dell’altra. Isabelle ottiene ottimi risultati sul lavoro grazie al suo innato istinto investigativo, ma nella vita privata sceglie sempre uomini sbagliati. Mentre Keegan, che ha seguito la via del crimine ed è entrato nel narcotraffico messicano, salta da una donna all’altra e considera il sesso la sua unica valvola di sfogo.
Quando gli viene affidato l’incarico di uccidere a sangue freddo un agente dell’FBI, Keegan non se lo fa ripetere e parte per Arlington insieme ai suoi uomini.
Isabelle, nel frattempo, viene richiamata a Quantico per unirsi alla task force messa in piedi dalla DEA per sconfiggere il cartello di El Mante.
Giunto in Virginia, Keegan individua il suo obiettivo e dopo un pedinamento serrato è pronto a portare a termine il lavoro. Ma qualcosa va storto. La persona che ha di fronte altri non è che Isabelle, la sua Isabelle, e il mondo gli crolla addosso. Il sentimento riaffiora nei loro cuori con prepotenza. Dopo anni trascorsi a cercarsi invano, sono finalmente insieme, ma dalla parte opposta della barricata. Lei, combattiva e dotata di un forte senso di giustizia. Lui, ribelle, spietato e dedito a trasgredire tutte le regole. Sapranno trovare il coraggio di vivere liberamente il loro amore così come si erano promessi?
Monique Scisci
vive alle porte di Milano. Si è laureata in Comunicazione all’Università di Lingue e Comunicazione IULM. Ha scritto diversi romanzi tra cui fantasy, romance e racconti horror. Prima di Non farmi male, la Newton Compton ha pubblicato Un nuovo inizio e Chiudi gli occhi.
- LinguaItaliano
- EditoreNewton Compton Editori
- Data di pubblicazione9 settembre 2020
- Dimensioni file1388 KB
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Dettagli prodotto
- ASIN : B08DKCRGZG
- Editore : Newton Compton Editori (9 settembre 2020)
- Lingua : Italiano
- Dimensioni file : 1388 KB
- Da testo a voce : Abilitato
- Screen Reader : Supportato
- Miglioramenti tipografici : Abilitato
- Word Wise : Non abilitato
- Memo : Su Kindle Scribe
- Lunghezza stampa : 416 pagine
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 34.570 in Kindle Store (Visualizza i Top 100 nella categoria Kindle Store)
- n. 4.112 in eBook romanzi contemporanei
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A tal proposito mi sento di sottolineare una particolarità nella stesura che di solito trovo pesante, e che invece qui è magistrale.
I paragrafi.
Giuro, paragrafi tanto lunghi ne ho visto solo in saggi di Bauman (autore prolisso, pesante, che non sa cosa siano le virgole). I paragrafi di questo libro invece, articolano scene che prendono forma ad ogni riga, pensieri in grado di delinearsi realistici a livelli impensabili.
Non c’è stata scena in cui ho sentito necessità d’intervenire, dico sul serio, e non per vantarmi, sia chiaro. Non potrei mai.
Devo dire che nel tuo caso la matita ha fatto la sua comparsa per sciocchezze di battitura, due errori concettuali. Per il resto è pieno di faccine sorridenti a lato di battute sarcastiche o frasi degne di nota.
Proseguendo – altrimenti più che un parere questa diventa una tesi –, devo dire che spesso i Contemporary romance vengono accusati di avere una data di scadenza. Ecco, La distanza che ci separa, no. Per la quantità di dettagli e la cura di date, personaggi e particolari, questa è una storia senza tempo. La si potrà leggere tra dieci, come cent’anni.
Infine, ho letto di chi, a libro terminato, ha sentito il bisogno di un seguito, io invece ritengo che sia perfetto così, le ultime sessanta pagine sono la fine degna di una storia che altrimenti non avrebbe potuto essere.
Rinnovo quindi i miei più sinceri complimenti all’autrice per il dedalo d’inganni a cui è riuscita a stare dietro, perché oltre alla passione per scrivere storie così articolata serve una tremenda forza di volontà. Interpretare più ruoli, essere a capo di menti diverse, senza cadere nella banalità e dando voci diverse ad ognuno, non è da tutti.
E a proposito devo dire che il cambiamento di POV, a mio parere, avrebbe dovuto essere esplicitato all’inizio di ogni capitolo. So che solitamente è una scelta della CE, ma a volte mi sono ritrovata un filino spaesata. A meno che non sia una scelta voluta. Alla fine infatti ha avuto molto senso ometterlo.
Che altro dire? Chapeau all’autrice.
La distanza che ci separa è un romanzo autoconclusivo anche se credo (più che altro a questo punto spero) che ci sarà un seguito, alla fine del romanzo troppi fatti rimangono aperti e creano dubbi e curiosità... Per quanto riguarda la lettura è stata abbastanza scorrevole. L' unica cosa che a me personalmente ha dato un po' fastidio è il punto di vista dei personaggi che non è specificato, nel romanzo non troviamo solo il punto di vista di Isabelle e Keegan ma a volte quello di Martin e Taylor ed è vero che per ogni capitolo in alto è riportato il nome della città dove sono i personaggi, ogni volta però che iniziavo un capitolo mi ci voleva un attimo per capire bene da quale punto di vista fosse scritto e un po' questa cosa mi ha disturbato durante la lettura. (voglio specificare che è un mio pensiero/problema, preferisco diciamo i romanzi che quando hanno più punti di vista specificano con il nome in alto o lo facciano capire in modo chiaro) ...
Come dicevo tutto sommato è una bella storia.
4⭐
La distanza che ci separa è ricco di suspense;
È ricco di adrenalina;
È ricco di contenuti, di dettagli e di scene realistiche, così tanto che fanno male;
È ricco di eventi che pugnalano al cuore;
Ed è ricco di amore.
Un amore che ha origini profonde. Puro, ingenuo, infantile, quello che amo leggere nei romanzi.
Un amore che nasce nel momento in cui si dovrebbe essere felici, spensierati, liberi di scoprire il mondo con i propri tempi.
Invece, per Keegan e Isabelle, il tempo è stato un nemico costante. È trascorso doloroso è infinito, durante la loro permanenza all’interno dell’orfanotrofio degli orrori, non li ha mai risparmiati, ed è stato feroce, poiché li ha tenuti lontani per tanti anni. E in quella “distanza che li ha separati”, in una parte di loro, si è sempre riavvolto, scaraventandoli nel passato, nei ricordi fermi e vividi, gli unici in cui quel tempo crudele aveva dato loro tregua, spegnendo il dolore e accendendo l’amore.
Ho amato particolarmente le scene in cui l’autrice ci mostra il legame infantile dei protagonisti. Ho amato meno, a livello emotivo e non di certo per scelta narrativa, le parti in cui viene descritto l’inferno del protagonista. Lì emergono tutti i suoi demoni. L’autrice ci conduce per mano nella camera più buia dell’anima di Keegan, lasciandoci con i brividi addosso e spingendoci ad amare sempre un po’ di più l’uomo che ritroviamo nelle pagine successive. Lui che ha sempre protetto Isabelle, nel passato e nel presente. Lui che si è sempre sacrificato per lei, per tenerla lontana dall’oscurità, anche a costo di saperla distante da lui.
Lui... Un personaggio ben riuscito. Uno di quelli che non si dimenticano.
Non volendo fare spoiler, non mi soffermaero’ sulle dinamiche della storia, ma... caspita! Quanta roba c’è in questo romanzo? Monique, oltre ad aver dimostrato di sapersi destreggiare nell’animo oscuro dei suoi personaggi, è stata anche bravissima nel gestire gli intrecci della trama. Questo non è un libro che si può leggere con leggerezza. È uno di quei romanzi che stimolano, che costringono a riflettere su cos’altro possa accadere, che spingono a fare congetture, a ipotizzare I colpi di scena. E tutto questo è un grandissimo merito dell’autrice, che è stata impeccabile nel tessere gli intrighi di potere e nel creare l’atmosfera crimininale. Suppongo sia stato fatto un grande lavoro di ricerca e la minuziosità delle informazioni lo dimostra ampiamente. Proprio queste caratteristiche rendono il romanzo adatto anche a un pubblico maschile. Perciò lo consiglio vivamente anche ai maschietti! La scrittura di Monique è particolare in quanto riesce ad arrivare sulla pelle, mira a toccare le corde emozionali, quelle che spingono il lettore a sottolineare frasi, a rileggerle e a conservarle. So che questo libro rappresenta, per l’autrice, un primo approccio al genere mafia/dark/suspense... Be’, che dire... L’esperimento è riuscito alla grande.
La distanza che ci separa è ricco di suspense;
È ricco di adrenalina;
È ricco di contenuti, di dettagli e di scene realistiche, così tanto che fanno male;
È ricco di eventi che pugnalano al cuore;
Ed è ricco di amore.
Un amore che ha origini profonde. Puro, ingenuo, infantile, quello che amo leggere nei romanzi.
Un amore che nasce nel momento in cui si dovrebbe essere felici, spensierati, liberi di scoprire il mondo con i propri tempi.
Invece, per Keegan e Isabelle, il tempo è stato un nemico costante. È trascorso doloroso è infinito, durante la loro permanenza all’interno dell’orfanotrofio degli orrori, non li ha mai risparmiati, ed è stato feroce, poiché li ha tenuti lontani per tanti anni. E in quella “distanza che li ha separati”, in una parte di loro, si è sempre riavvolto, scaraventandoli nel passato, nei ricordi fermi e vividi, gli unici in cui quel tempo crudele aveva dato loro tregua, spegnendo il dolore e accendendo l’amore.
Ho amato particolarmente le scene in cui l’autrice ci mostra il legame infantile dei protagonisti. Ho amato meno, a livello emotivo e non di certo per scelta narrativa, le parti in cui viene descritto l’inferno del protagonista. Lì emergono tutti i suoi demoni. L’autrice ci conduce per mano nella camera più buia dell’anima di Keegan, lasciandoci con i brividi addosso e spingendoci ad amare sempre un po’ di più l’uomo che ritroviamo nelle pagine successive. Lui che ha sempre protetto Isabelle, nel passato e nel presente. Lui che si è sempre sacrificato per lei, per tenerla lontana dall’oscurità, anche a costo di saperla distante da lui.
Lui... Un personaggio ben riuscito. Uno di quelli che non si dimenticano.
Non volendo fare spoiler, non mi soffermaero’ sulle dinamiche della storia, ma... caspita! Quanta roba c’è in questo romanzo? Monique, oltre ad aver dimostrato di sapersi destreggiare nell’animo oscuro dei suoi personaggi, è stata anche bravissima nel gestire gli intrecci della trama. Questo non è un libro che si può leggere con leggerezza. È uno di quei romanzi che stimolano, che costringono a riflettere su cos’altro possa accadere, che spingono a fare congetture, a ipotizzare I colpi di scena. E tutto questo è un grandissimo merito dell’autrice, che è stata impeccabile nel tessere gli intrighi di potere e nel creare l’atmosfera crimininale. Suppongo sia stato fatto un grande lavoro di ricerca e la minuziosità delle informazioni lo dimostra ampiamente. Proprio queste caratteristiche rendono il romanzo adatto anche a un pubblico maschile. Perciò lo consiglio vivamente anche ai maschietti! La scrittura di Monique è particolare in quanto riesce ad arrivare sulla pelle, mira a toccare le corde emozionali, quelle che spingono il lettore a sottolineare frasi, a rileggerle e a conservarle. So che questo libro rappresenta, per l’autrice, un primo approccio al genere mafia/dark/suspense... Be’, che dire... L’esperimento è riuscito alla grande.
Secondo me è un po' confuso e si fa fatica a seguire la trama
Il finale è abbastanza deludente
Le recensioni migliori da altri paesi
Il tutto ha inizio nella Louisiana e come nei fotogrammi di un film la narrazione, attraverso I ricordi e il racconto dei protagonisti si snoda fra passato e presente.
Isabelle e’ solo una bambina quando inizia a conoscere il male che il genere umano può infliggere. Keegan sembra nato per proteggerla, ed e’ stato li ad attenderla da sempre. La coltre di oscurità e gli orrori in cui e’ avvolto l'orfanotrofio in cui cresceranno forgerà le loro anime sin da subito, facendoli diventare gli adulti di poi.
Due anime, quelle di Isabelle e Keegan, che si sono riconosciute, volute e cercate sin da subito. Un amore, gentile, il loro, come solo può essere il sentimento di un bambino, nato in un clima di odio efferato e violenza gratuita. Quando le loro strade si incroceranno nuovamente, molti anni dopo, Isabelle e Keegan gravitano su due opposte fazioni. In una scatola di colori loro sono il bianco e il nero. Nella scala dei valori rappresentano il bene e il male. Ma come già detto prima, in questo racconto nulla e’ come sembra e le carte, sul tavolo da gioco, verranno rimescolate e servite per una nuova partita a poker tutta da giocare.
La scrittura schietta e mirata e la chiave di forza di questa storia. L’autrice, nella sua semplicità di linguaggio, e’ potente ed e’ capace di tenere il lettore, sul filo del rasoio capitolo dopo capitolo. Un concentrato di emozioni capace di esplodere come bombe, quando meno te lo aspetti. Se siete alla ricerca di un dark capace di farvi esplodere il cervello questa e’ la lettura perfetta.
Recensito negli Stati Uniti il 14 settembre 2020
Il tutto ha inizio nella Louisiana e come nei fotogrammi di un film la narrazione, attraverso I ricordi e il racconto dei protagonisti si snoda fra passato e presente.
Isabelle e’ solo una bambina quando inizia a conoscere il male che il genere umano può infliggere. Keegan sembra nato per proteggerla, ed e’ stato li ad attenderla da sempre. La coltre di oscurità e gli orrori in cui e’ avvolto l'orfanotrofio in cui cresceranno forgerà le loro anime sin da subito, facendoli diventare gli adulti di poi.
Due anime, quelle di Isabelle e Keegan, che si sono riconosciute, volute e cercate sin da subito. Un amore, gentile, il loro, come solo può essere il sentimento di un bambino, nato in un clima di odio efferato e violenza gratuita. Quando le loro strade si incroceranno nuovamente, molti anni dopo, Isabelle e Keegan gravitano su due opposte fazioni. In una scatola di colori loro sono il bianco e il nero. Nella scala dei valori rappresentano il bene e il male. Ma come già detto prima, in questo racconto nulla e’ come sembra e le carte, sul tavolo da gioco, verranno rimescolate e servite per una nuova partita a poker tutta da giocare.
La scrittura schietta e mirata e la chiave di forza di questa storia. L’autrice, nella sua semplicità di linguaggio, e’ potente ed e’ capace di tenere il lettore, sul filo del rasoio capitolo dopo capitolo. Un concentrato di emozioni capace di esplodere come bombe, quando meno te lo aspetti. Se siete alla ricerca di un dark capace di farvi esplodere il cervello questa e’ la lettura perfetta.
La storia è carina, non è male. Il problema sta a volte nel capire chi sta parlando, chi sta aprendo il capitolo. Sarebbe meglio mettere il nome del protagonista magari e non capirlo da soli dopo qualche pagina.
La storia non si capisce benissimo, a volte si fa fatica a capire di cosa si sta parlando. Non è male come ho già detto, nulla di particolare. Non mi sento di consigliarlo questo libro ma non mi sento neanche di recensirlo in modo negativo. Si legge abbastanza bene e può essere scorrevole a volte.
3 stelle.. non di più.