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L'esorcista Copertina flessibile – 30 giugno 2016
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa427 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreFazi
- Data di pubblicazione30 giugno 2016
- Dimensioni21.2 x 2.7 x 14 cm
- ISBN-108893250179
- ISBN-13978-8893250177
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Dettagli prodotto
- Editore : Fazi (30 giugno 2016)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 427 pagine
- ISBN-10 : 8893250179
- ISBN-13 : 978-8893250177
- Peso articolo : 420 g
- Dimensioni : 21.2 x 2.7 x 14 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 42,705 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 843 in Horror (Libri)
- Recensioni dei clienti:
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“Come l’effimera e fulminea fiamma di un’esplosione di soli lascia soltanto bagliori indistinti sulla retina di un cieco, così il momento in cui l’orrore ebbe inizio passò quasi inosservato. Fu dimenticato, infatti, perduto nel frastuono di ciò che seguì, e forse non fu affatto messo in relazione con l’orrore. Era difficile da valutare.“
nella parola crudele e tagliente che sale alle labbra involontariamente in una discussione tra amici. Tra innamorati.
Se di queste piccole cose ne mettiamo insieme un bel po', non abbiamo nessun bisogno
dell'intervento di Satana per fomentare le nostre guerre”
Un’opera che non ha bisogno di presentazioni, un grande capolavoro che resta e resterà unico, inimitabile, memorabile e che nonostante il tempo riesce sempre ad imporsi.
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Blatty non ha raccontato il male, Blatty riesce a rendendolo visibile e a fartelo vivere. Scorre, palpita e respira in queste pagine, lo senti addosso momento dopo momento, attimo dopo attimo. Ti avvinghia e lo senti: viscido, inquietante, angosciante, implacabile, crudele, crescente, gelido.
La potenza descrittiva e narrativa è così potente e incredibile che definirlo solo “un horror” è frustrante e il libro non ne è degno, perché è molto, ma molto di più.
Uno stile descrittivo eccelso e di impareggiabile bellezza, semplice, pulito, approfondito, funzionale e curato in ogni dettaglio, ma che non manca mai di quella fumosità poetica quasi onirica che lo rende al contempo molto intenso. Trovo straordinario come Blatty sia riuscito a esplorare e sviscerare ogni più piccolo aspetto psicologico dei protagonisti, mostrandoli in tutta la loro interezza.
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Ogni personaggio è definito intimamente, profondamente, e il modo in cui gestisce le interazioni tra di essi è per me straordinario non solo da un punto di vista strutturale ma anche dall’uso del linguaggio stesso perché calza magnificamente come un guanto di seta su ognuno di loro. La psicologia che li caratterizza è mirata e precisa, una lotta grandiosa tra forza e impotenza, vulnerabilità e fragilità emotiva, non solo per quello che riguarda Padre Karras e la sua fede non ferrea, ma anche la madre di Regan, personaggio a tutto spessore che vedrà gli argini delle proprie certezze e sicurezze andare in frantumi.
Un registra in bianco e nero encomiabile che ha saputo come dirigere il cambio continuo dei vari punti di vista di ogni personaggio all’interno dell’opera. Li destreggia abilmente incatenandoli l’un l’altro con quella fluidità dall’incastro perfetto che rende tutto corale, universale.
Di impareggiabile bellezza anche l’ambientazione in cui tutto si svolge, partendo dalla casa stessa fino ad arrivare al Campus e alle strade di Georgetown.
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Un’opera che si legge e si divora rapidamente con coinvolgimento e interesse totale, che con talento e pregevolezza riesce abilmente a far mutare le certezze in dubbi sradicando le convinzioni stesse. Fede e religione, odio e amore, disperazione e solitudine, il bene e il male, scienza e superstizione, sensi di colpa e perdono, sono queste le tematiche complicate che Blatty riesce a intrecciare in maniera magistrale, dando ad ognuna la perfetta angolazione per tutta la durata della narrazione senza mai perdere il filo e il ritmo narrativo ma dinoccolandole continuamente, dimostrando così di avere una capacità narrativa davvero unica.
L’indiscutibile conoscenza da parte di Blatty della tematica trattata e i tanti riferimenti religiosi e storici presenti nel testo ne demarcano il gran lavoro che c’è dietro e intensificano la lettura a livelli elevati. Un libro che fa riflettere sul Male che è così insito in ognuno di noi e nel mondo stesso, che varca i confini dell’animo umano, ci si immerge totalmente, e li esplora a tutto tondo in maniera viscerale.
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Se il libro, come già detto, resta un capolavoro, ne è all’altezza anche la trasposizione cinematografica diretta da William Friedkin e, dopo aver visto prima il film e adesso letto il libro, lo confermo nella maniera più assoluta.
Si ovvio, il libro sarà sempre meglio, non ci sono paragoni!
Rispetto al film ha sicuramente il pregio di "invecchiare" molto più lentamente, coinvolgendo a fondo il lettore, nonostante siano passati più di quarant'anni dalla scrittura.
La storia è scorrevole e narrata dal punto di vista di vari personaggi, per dare una visione a 360 gradi della vicenda e toccare i vari approcci possibili al "problema" della possessione.
Lo stile della scrittura non è dei più moderni e fluidi e, ogni tanto, si perde in dialoghi fini a se stessi; questo è però compensato da un contenuto narrativo semplice, ma allo stesso tempo avvincente.
Personalmente non ho gradito molto l'immensa prefazione nella quale il libro viene presentato da un altro scrittore, decantandone la "paurosità" e le sue impressioni sulla storia narrata. Sono opinioni personali che poco hanno a che fare con il titolo in sè. Consiglio quindi di saltare direttamente all'inizio del libro vero e proprio.
Ho pensato che senza un educazione religiosa, delineata onestamente, lasciando poi che l'animo del giovane scelga la sua strada consapevolmente si possa rischiare di lasciarlo con un vuoto piuttosto pericoloso, dove certe "acque non amiche" possano intaccare la "spugna" pronta ad assorbire di tutto e di più, questo romanzo lo ha scritto un autore che ritengo fosse molto ben preparato, anche in base ai suoi studi e dove li aveva fatti).
January 10, 2020 – Finished Reading
January 10, 2020 –
96.0%
January 9, 2020 –
84.0% "Leggendolo non riesci a non farti coinvolgere, puoi dirti che c'è una spiegazione scientifica, puoi aspettarti che poi ne esca qualcosa di determinato e accettato dalla nostra visione dell'essere e della materia tangibile ma la storia ti demolisce lentamente queste speranze e rimane un ansia, un attesa di capire che c'è una spiegazione, divori le pagine per ottenere una risposta che al momento ancora non conosco"
January 8, 2020 –
63.0% "Raramente un libro sa prendermi così, di solito anche se solo in alcune parti io mi annoio, qui la noia non esiste, in questo contesto narrativo non può esiste, tutto accade improvvisamente e in crescendo incuriosendomi sempre di più.
È un horror (non esasperato) ma anche un giallo o un thriller. Il mistero è il suo cuore, la narrazione è la sua esplicitazione artistica.
Lo consiglio fermamente."
January 7, 2020 –
48.0% "Al secondo giorno di lettura sono arrivato a metà, è scorrevolissimo, i personaggi sono ben delineati e non sfugge alcun particolare; le tematiche affrontate non sono banali e la lettura necessita di una buona concentrazione, che l'autore nel suo modo di scrivere, non fa mai calare.
È un libro molto ben scritto e bello, ne consiglio la lettura anche ai non amanti del genere "horror"; anche se questo è molto di più."
January 6, 2020 –
27.0% "Leggere in un giorno quasi il 30% di un libro da 400 pagine significa che è scritto bene.
È scritto con un astuta intelligenza, non ci bombarda subito con scene terrificanti, le lascia maturare; dobbiamo, noi lettori, assimilare man mano il lento crescere della storia.
La qualità narrativa è molto alta."
January 5, 2020 – Shelved
January 5, 2020 – Started Reading