Ho avuto due gemelle 9 mesi fa e mentre scorrevo le pagine virtuali (di notte, nel silenzio) mi dicevo: allora esiste quello che penso!
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Dall'editore
Alessia Dulbecco
Alessia Dulbecco (1985) è pedagogista, formatrice e counsellor specializzata nel contrasto alla violenza di genere. Dopo un decennio di attività in vari centri antiviolenza, oggi collabora con scuole, aziende e associazioni. Scrive per varie testate, tra cui "The Italian Review", "L’Indiscreto", "Il Tascabile", "The Vision". Si è sempre fatto così! Spunti per una pedagogia di genereè il suo primo saggio.
Perché si è sempre fatto così?
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A chi lo regalo?Differenziare i giochi in base al genere significa circoscrivere gli ambienti entro cui maschi e femmine possono muoversi, separando nettamente ciò che ci attendiamo dall’uno o dall’altra. Significa orientare i loro interessi e i loro gusti appellandoci a un presunto “istinto” che li richiamerebbe verso attitudini differenti. Genitori e adulti in generale non sono gli unici a suggerire a bambini e bambine il modo “giusto” di giocare: la loro azione, spesso inconsapevole, viene alimentata attraverso strategie di marketing (quelle sì, agite consapevolmente) che hanno trasformato nel corso del tempo i giocattoli e la loro fruizione. (dettaglio della copertina di Caterina Di Paolo) |
Le emozioni hanno un genere?A scuola come a casa, il modo in cui ci rapportiamo ai bambini e alle bambine parlando con loro e accogliendone o rifiutandone le emozioni non è affatto neutro, ma condizionato dal genere. Le modalità con cui gli adulti consentono l’espressione della tristezza o della rabbia nei loro figli e figlie, ad esempio, sono variabili. Nei confronti della prima, si tende a essere più intransigenti quando viene manifestata da un bambino, che viene invitato a non piangere, qualsiasi sia la motivazione, pena l’esser scambiato per una femmina. Verso le bambine si è generalmente più accoglienti perché si presume che sia naturale per loro mostrare una certa emotività, tuttavia è facile invitarle a contenersi perché il pianto “le rende brutte”. La rabbia, invece, è tollerata maggiormente nei bambini, considerati più inclini alla collera e a manifestare aggressività per un torto subìto, mentre viene giudicata negativamente nelle bambine. (dettaglio della copertina di Caterina Di Paolo) |
Le violenze del patriarcatoIn La volontà di cambiare, bell hooks si concentra a lungo sull’educazione alla maschilità che ricevono bambini e ragazzi. Una certa riflessione femminista, infatti, ha finito per colpevolizzare gli uomini stessi di questi atteggiamenti, come se la violenza fosse una scelta consapevole. Secondo l’autrice è la cultura patriarcale – un sistema di potere che apparentemente avvantaggia il genere maschile – che li ha “programmati” ad accogliere l’aggressività (psicologica o fisica) per dimostrare a tutti di essere veramente uomini. I futuri uomini pagano carissimo la promessa di una vita più potente e privilegiata: “Il primo atto di violenza che il patriarcato chiede loro di commettere non è la violenza contro le donne, ma piuttosto l’automutilazione psicologica, la repressione della loro parte emotiva”. I ruoli di genere sostengono un sistema binario fortemente gerarchizzato. (dettaglio della copertina di Caterina Di Paolo) |
Edizioni Tlon
I libri di Edizioni Tlon trattano di filosofia e storia delle idee, di femminismi, poesia e narrativa, di scienze sociali e studi di genere, spiritualità e pedagogia. Troverai autori e autrici come Andrea Colamedici e Maura Gancitano, Barbascura X, Tom Robbins, Anne Carson, René Daumal e Anita Diamant, Irene Facheris, Jude Ellison S. Doyle, Jennifer Guerra, Lorenzo Gasparrini, Laurent de Sutter, Richard Tarnas, Lucie Azema, Maisy Card, Emanuele Kraushaar, Ruby Hamad e tantə altrə.
Recensioni con immagini
Togliamo le bende dagli occhi
🗣️La frase più pericolosa che si possa dire è «si è sempre fatto così!», e la pedagogista Alessia Dulbecco lo sa bene.✒️Con una scrittura scorrevole e approfondita, Alessia ci descrive tutti i bias cognitivi che, inconsciamente o meno, attuiamo e perpetuiamo di generazione in generazione.👧🏼Attraverso un percorso che parte dall'infanzia fino all'età adulta, capiamo l'importanza della pedagogia di genere... che consente di sviluppare l'humus di ognuno nella maniera più congeniale e personalizzata possibile, indipendentemente dal sesso.🧠Grazie alle sue parole -e a molti esempi pratici- riceviamo gli strumenti per uscire dalle nostre gabbie e spezzare quelle catene che, stritolando il benessere olistico, generandp una profonda inabilità verso i dolori che la vita ci offre.Ringrazio la Tlon non solo per aver fatto conoscere questo testo, ma anche per la loro disponibilità e vitalità.Grazie anche ad Alessia Dulbecco per avermi aperto gli occhi su una moltitudine di sfumature! Da educatrice, ne farò sicuramente tesoro 🌷
Recensioni migliori da Italia
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Recensito in Italia il 3 aprile 2024
🗣️La frase più pericolosa che si possa dire è «si è sempre fatto così!», e la pedagogista Alessia Dulbecco lo sa bene.
✒️Con una scrittura scorrevole e approfondita, Alessia ci descrive tutti i bias cognitivi che, inconsciamente o meno, attuiamo e perpetuiamo di generazione in generazione.
👧🏼Attraverso un percorso che parte dall'infanzia fino all'età adulta, capiamo l'importanza della pedagogia di genere... che consente di sviluppare l'humus di ognuno nella maniera più congeniale e personalizzata possibile, indipendentemente dal sesso.
🧠Grazie alle sue parole -e a molti esempi pratici- riceviamo gli strumenti per uscire dalle nostre gabbie e spezzare quelle catene che, stritolando il benessere olistico, generandp una profonda inabilità verso i dolori che la vita ci offre.
Ringrazio la Tlon non solo per aver fatto conoscere questo testo, ma anche per la loro disponibilità e vitalità.
Grazie anche ad Alessia Dulbecco per avermi aperto gli occhi su una moltitudine di sfumature! Da educatrice, ne farò sicuramente tesoro 🌷
✒️Con una scrittura scorrevole e approfondita, Alessia ci descrive tutti i bias cognitivi che, inconsciamente o meno, attuiamo e perpetuiamo di generazione in generazione.
👧🏼Attraverso un percorso che parte dall'infanzia fino all'età adulta, capiamo l'importanza della pedagogia di genere... che consente di sviluppare l'humus di ognuno nella maniera più congeniale e personalizzata possibile, indipendentemente dal sesso.
🧠Grazie alle sue parole -e a molti esempi pratici- riceviamo gli strumenti per uscire dalle nostre gabbie e spezzare quelle catene che, stritolando il benessere olistico, generandp una profonda inabilità verso i dolori che la vita ci offre.
Ringrazio la Tlon non solo per aver fatto conoscere questo testo, ma anche per la loro disponibilità e vitalità.
Grazie anche ad Alessia Dulbecco per avermi aperto gli occhi su una moltitudine di sfumature! Da educatrice, ne farò sicuramente tesoro 🌷
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