Bitches Brew

Imballo perfetto e protettivo, il vinile e le custodie sono perfetti.
Se devo dire due parole sul contenuto beh la massima espressione della produzione musicale di Davis.

Recensito in Italia il 21 febbraio 2024

acquisto indovinato sotto tutti i punti di vista

Recensito in Italia il 10 agosto 2023

Da kind of blue a bitches brew ...... è jazz si o no ? Antitesi della fusion ? Rock jazz ? Bando ai cliché.... È Miles ...! Attorniato da miti come Corea Shorter ecc... All stars !!!!!

Da ascoltare e di ascoltare a piacere , con un buonissimo sistema audio ..

PS consiglio di leggere il libricino omonimo dove si spiega bene l'autore i vari passaggi musicali dei brani... Wow !!!!!

Miles lives 4ever

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luciano scandolo

Capolavoro!

Recensito in Italia il 1 novembre 2023

Avevo già il vinile originale ma non potevo non possedere anche questa incisione.
Davvero fantastica!

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Paolo

Un disco, un viaggio.

Recensito in Italia il 21 marzo 2017

Quattro stelle anzichè 5 in quanto la custodia del doppio vinile era leggermente piegata in alto, con piccoli segni sul colore al bordo, probabilmente per la mole più grande del prodotto. In quanto al lavoro di Davis, ipnotico, magistrale, unico, schizofrenico e meraviglioso. Un viaggio tra il jazz e l'Africa, tra la fusion e mondi senza tempo nè spazio. Non è un disco per tutti, ma come tutte le cose migliori non deve esserlo forse. È comunque un album da ascoltare, sia per importanza nella storia della musica jazz, sia per comprendere il genio di Davis che rinasceva diverso in ogni album, dal bebop all'elettronica di Tutu. La consegna è stata puntuale, nel pratico e sicuro imballaggio per vinili.
Consigliatissimo.

Sentir discutere, oggi, su Bitches: “E’ Jazz? Non è Jazz?” fa anche un po’ tenerezza.

Pier Morandi

Recensito in Italia il 23 agosto 2018

Davis lasciò a Hendrix una sua partitura, con tempi, note, pause, accordi, ecc ecc, insomma una classica partitura. Quando Hendrix la trovò, rispose all’amico: “Non devi scrivermi note o accordi, io non li capisco… devi parlarmi di vento, fuoco, terra, acqua, cielo..”

Davis non cercava solo Hendrix, cercava una nuova strada, che purtroppo non poterono mai percorrere assieme.

Radunò, allora, una banda di giovani mostri e da buon artista visionario aprì questa sua nuova stagione. Album immortali e di riferimento, a partire da In A Silent Way, poi questo Bitches, il tributo a Jack Johnson (il mio preferito) e via…

E’ Jazz? Non è Jazz? Quando comprai, da ragazzo l’LP, pur avendo una discreta conoscenza del jazz, non mi posi certo la domanda. Non era importante. L’importante era imboccare questa nuova strada. Catalogare, specificare, anche se sembra indispensabile all’essere umano, a me non ha mai tolto il sonno: Garbarek sarà Jazz? e l’Art Ensemble? Dollar Brand? …in quale scaffale andranno mai messi?

Mio padre, cultore di lirica, ascoltava anche un po’ di Benny Goodman, Eddie Calvert, Glen Miller, e un giorno comprò un 45 che ho ancora: The Miles Davis Quintet - All of You sul lato A e The Jazz Messengers - It’s You or No One sul lato B (Philips 429 295 BE, per i cultori o collezionisti).
Quando lo sentì rimase un pochino sconvolto: “Ma che razza di Jazz sarebbe questo?? Questo è Jazz??” e aggiunse: “Pensa che certo Jazz lo chiamano addirittura ‘cool’! Questo conferma la mia tesi: il Jazz vero è quello caldo, non quello freddo; quella è musica che non trasmette niente. E hanno il coraggio di chiamarla Jazz…”. Eroico papà! Chissà cosa avrebbe detto se avesse ascoltato Bitches Brew… Magari mi avrebbe confidato: “Questo non è Jazz, non è Miles Davis! Miles Davis è quello di All of You!”.
Sentir discutere oggi (2018), su Bitches: “E’ Jazz? Non è Jazz?” fa anche un po’ tenerezza.

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Una pietra miliare di M. Davis

Riccardo Maria Baldini

Recensito in Italia il 20 gennaio 2021

È una impresa commentare questo capolavoro di Miles Davis nel suo periodo da. molti definito "elettrico", ma che nominerei meglio come "poliedricamente creativo" che continuerà per molto. Siamo lontani da Kind of Blues, ovvio, e di fronte ad una sfida che solo un genio come Miles Davis poteva permettersi di intraprendere. Tutto nasce con "Nefertiti" e in "A silent way". Inutile soffermarsi sul cast stellate di musicisti in questi due CD dalla forza e potenza uniche. Davis è protagonista con gli altri sodali in perfetta armonia. Una tappa da cui nessuno che ami il jazz dve prescindere. Tra tutti a mio avviso spiccano, a parte l'inserimenti di Davis, John McLaughlin e il conturbante Bennie Maupin al clarinetto basso. DeJohnette travolgente. Da avere e da ascoltare con piacere ma tanta attenzione. Magistrale "Miles runs The Voodoo Down"!!!!

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Emilio

Miles

Recensito in Italia il 31 luglio 2023

Storico punto di svolta

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Quinderé

um marco na história da música ocidental

Recensito in Brasile il 2 marzo 2024

magistral, um disco de jazz fusion para os amantes desta arte. Não é para os fracos e principiantes. Aprecie sem moderação.

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Goose 555

Nuestro querido Miles. INSUPERABLE.

Recensito in Messico il 10 ottobre 2023

Miles Davis, una obra de arte .Jazz en su básica matemática sonora hasta lo sublime de la acústica. Un trabajo musical entre mundos y dimensiones.....

Bravoooo 👌

Denise Wyse

Mofi pressing is miles above the rest

Recensito in Canada il 17 luglio 2023

Review is for the mofi pressing of the studio version
Yes, it is pricey
Yes, it may have been transferred to ds file prior to mastering
Even so, this issue brings the music to life much more vividly than any other pressing to date
As for the live Bitches Brew, an excellent recording of the Isle of Wight concert from 1970 plus 3 live tracks from Newport make this as essential as the studio version.

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felipe gonzález riveros

Experimental del bueno

Recensito in Spagna il 22 novembre 2023

Siempre me ha gustado este señor, en especial en este disco, a mi parecer, uno de los más arriesgados de su carrera. Hay que darse el tiempo de escucharlo, quizás no enganche a la primera por rozar lo experimental, pero consigue sumergirte en un mundo paralelo del cual posiblemente ya no puedas escapar.

rené wilcot

chef d'oeuvre absolu

Recensito in Francia il 23 gennaio 2021

en 70 il y a une sacrée concurrence... Sur la ligne de départ on a les Who, les Stones, les Beatles, CSN&Y, Deep Purple, Ten Years After et j'en passe... Et au dessus du panier il y a deux génies : Hendrix et Davis. Bitches Brew est sont "électric Ladyland", son oeuvre majeure, et - évidemment - pas facile d'accès mais quand on y accède !!!! Un album qu'on écoute toute sa vie. Inépuisable et intemporel donc.

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