4.5 stelleLa semplicità e la sensualità di questa storia sono decisamente due elementi cardini e disarmanti. È incredibile come, in così poche pagine, l'autrice abbia saputo concentrare un mix esplosivo che ha avuto come risultato un romanzo di breve durata ma grande intensità.«Quest’anno hai assunto tredici responsabili delle pubbliche relazioni, trentasei negli ultimi quattro anni. Hai la minima idea di cosa significhi?»«Che in questa città c’è bisogno di professionisti più competenti».Ryan Dalton è l'amministratore delegato dell'azienda di famiglia e ha assolutamente bisogno di una PR per poter ripulire la sua immagine da playboy incallito prima del lancio del suo nuovo prodotto e prima che il consiglio di amministrazione decida di tagliarlo fuori dai giochi.Nessuna società, dura molto con lui e Ryan si ritroverà a cambiarne decine e decine fino a quando non arriverà il momento di rivolgersi a una delle agenzie meno conosciute, più piccole ma che prende sul serio il suo incarico.Penelope è la fondatrice di un'agenzia di pubbliche relazioni. Single ormai da tanto tempo, ha perso quasi completamente la fiducia negli uomini da quando il suo ex fidanzato l'ha tradita con una delle sue assistenti, il più vecchio dei cliché. Quindi, sotto invito del suo migliore amico, decide di concedersi una notte di sano svago senza complicazioni che siano lì il mattino seguente.L'uomo che incontrerà al club H2O ha un fascino magnetico, due occhi cristallini e delle labbra che sembrano essere state create per non far altro che lasciar impazzire le donne. Tra i due scoccherà un'intesa mozzafiato e dirompente come un fuoco che arde vivi. Peccato che, il giorno dopo, sarà lo stesso uomo che si ritroverà davanti nell'ufficio come potenziale cliente...«Mi avevano detto che questo era l’ufficio di una certa Penelope». Si avvicinò alla scrivania, il suo sguardo si spostò da me alla targa appesa sulla porta. «Ieri sera mi avevi detto che ti chiamavi Rachel. Sbaglio?»«Non ho la minima idea di cosa stia dicendo, signor…». Mi alzai e gli porsi la mano. «Come si chiama, signore?»«Il mio nome è esattamente lo stesso che avevo qualche ora fa», rispose. «Ryan. Di cognome faccio Dalton, invece».Esplosivo.È questo il termine adatto per descrivere questo terzo romanzo della The Coffee Series. Ogni racconto dura il tempo di un caffè, ma a me piace pensare che lasci comunque il segno come il retrogusto intenso della bevanda stessa.Ho adorato ogni singola sillaba della storia. I personaggi insieme sono fantastici e lo stile frizzante e ipnotico dell'autrice è ormai un marchio di fabbrica che assicura garanzia. Ho divorato le pagine in poche ore e l'unico elemento che non mi spinge a dare il pieno dei voti è proprio questo: avrei voluto durasse molto di più. Tante più pagine da poter bere tutte d'un fiato, come un'assetata nel deserto.Ryan potremmo definirlo un maschio alfa, uno di quelli prepotenti e che sperano che il loro denaro risolvi ogni grattacapo. Penelope, è la giusta peperina capace di tenergli testa e rimetterlo in riga, come quasi nessuno ha mai osato fare. Un coppia brillante che farà scintille!Miei cari lettori, spero di avervi convinti. Non posso far altro che consigliarvi questa lettura perché, a mio avviso, possiede tutte le carte in regola per tenervi compagnia in queste giornate fredde e per farvi sorridere ed emozionare.