Sì, lo so che siamo in piena estate e che Natale è ancora lontanissimo, ma l’autrice è capace di farci sentire la magia di quel periodo anche se ci sono quaranta gradi all’ombra. In effetti, il protagonista maschile di questa short story, sembra essere ossessionato da questo periodo dell’anno tanto che con i suoi modi rudi costringe, tutti gli anni, tutto il suo staff a partecipare ad una vacanza di due settimane completamente spesati in resort di lusso in giro per il mondo. Beh, che “figata” direte voi, magari potessi averlo anche io un capo così, ma non tutti sono d’accordo e Savannah, braccio destro e anche sinistro del grande capo Garret, proprio non riesce a farsi andare bene le cose. L’anno precedente è riuscita a scappare con una scusa ben architettata, pensava di avercela fatta ma lui l’ha raggiunta dopo meno di ventiquattro ore e il suo sogno di una vacanza con la sorella è sfumato ancor prima di decollare. Quest’anno, il perfido uomo, ha deciso di regalare la vacanza ai suoi dipendenti in un resort in Colorado che, purtroppo, Savannah conosce molto bene. È quello della sua famiglia, luogo in cui lei non mette piede da più di otto anni. Sarà un bene ritornare nei luoghi della sua infanzia o Savannah dovrà uccidere il capo pur di non andarci? Beh, lo scoprirete leggendo questa breve storia con due protagonisti esuberanti che si sfidano a colpi di battute e punzecchiature, con una chimica esplosiva che, dopo anni di tira e molla, dovranno affrontare il fatto che è arrivato il momento di dare un senso a quello che sentono l’uno per l’altro.Ebbene, non vi dirò che dovete leggere questa storia a tutti i costi, fatelo se volete trascorrere un paio di ore in spensieratezza facendovi qualche risata di pancia ma, se siete alla ricerca di qualcosa di più profondo lasciate perdere. Non nego che sia una storia carina, che abbia dialoghi brillanti, che i protagonisti sprizzino fascino e sex-appeal da tutti i pori ma, a lungo andare, il fatto che questa autrice scriva sempre storie brevi mi ha un po’ annoiato. Sinceramente non capisco le sue scelte. Ok, non sono l’autrice, ok, non deve pensarla come me, ma sprecare due personaggi simili per poche pagine è davvero un peccato. La sensazione è che metta tutto il suo impegno a creare mille sfaccettature per i protagonisti delle sue storie per poi lasciarli andare con una semplice pacca sulla spalla del tipo “è stato bello ma finisce qui”. Peccato davvero!!