ESTRATTO – «Il rubinetto dei Paesi Bassi» di Martin HENDRIKSMA (traduzione di David SANTORO)

A un tratto, mentre cerco di stare dietro al passo energico di Iede Blok sull’argine del Reno, mi viene da pensare a Claudio Magris. Nel capitolo iniziale della sua biografia del Danubio lo scrittore attraversa un acquitrino. A un certo punto sotto le sue calzature, degli scarponcini con le suole di gomma, immagino, luccica dell’acqua. Possibile che questi rigagnoli tra l’erba siano già il Danubio? si domanda Magris.

La sua ricerca della sorgente del fiume prosegue. Là, dalle parti di Donaueschingen, in piena Foresta nera, deve esserci una casa in rovina del Diciottesimo secolo, una specie di fattoria che avrebbe «un lavandino che si riempie in continuazione per via di un rubinetto che nessuno riesce a chiudere, collegato a un tubo di piombo, vecchio forse come la casa, il quale va a perdersi chissà dove».

Un rubinetto misterioso, dunque, come fonte di uno dei principali fiumi d’Europa. Magris, come chiunque di noi avrebbe fatto, in quel pantano tedesco, fantastica sulla possibilità che un giorno quel rubinetto venga ritrovato e chiuso. «L’immagine di Bratislava, Budapest e Belgrado in secca, di oggetti antichi e di ossami nell’immenso letto del fiume svuotato...»

Sul biglietto da visita che Iede Blok mi ha offerto poco fa c’è scritto, in modo alquanto criptico, «Project manager opere regione di Arnhem, ma la sua funzione effettiva a me pare l’incarnazione del sogno di Magris. Iede Blok è responsabile di quello che chiamano Rijkswaterstaat, l’Ente regolatore delle acque: «il rubinetto dei Paesi Bassi».

In effetti, il Reno entra ancora nel nostro paese nei pressi di Arnhem, come ha imparato una generazione di scolari dopo l’altra studiando geografia. Ma conoscono anche il seguito della storia iniziata nel 2012? Una diga mobile larga 250 metri che regola la quantità di acqua del fiume che può immettersi nell’IJssel e quella che può continuare a fluire nel basso Reno. No, Iede Blok non può certo far prosciugare uno dei due fiumi olandesi.

Ma forse, girando il rubinetto può determinare il livello dell’acqua in gran parte del bacino idrografico nazionale. Equipaggi di chiatte che a un tratto si trovano davanti una strana onda di prua. Pescatori che all’improvviso devono spostarsi mezzo metro più in alto...

Martin HENDRIKSMA — Scrittore e giornalista olandese, autore di saggi e romanzi. Il suo libro più recente è De Rijn, biografie van een rivier («Reno, biografia di un fiume», De Geus, 2017): per scriverlo ha viaggiato dalla sorgente del Reno (vicino al passo del San Gottardo, in Svizzera) fino alla foce nel Mare del Nord, raccogliendo, lungo la strada, numerose storie.