Scegli il tuo indirizzo
Immagine del logo dell'app Kindle

Scarica l'app Kindle gratuita e inizia a leggere immediatamente i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet o computer, senza bisogno di un dispositivo Kindle.

Leggi immediatamente sul browser con Kindle per il Web.

Con la fotocamera del cellulare scansiona il codice di seguito e scarica l'app Kindle.

Codice QR per scaricare l'app Kindle

Si è verificato un errore. Riprova a effettuare la richiesta più tardi.

Il circo della notte Copertina flessibile – 25 maggio 2017

4,3 4,3 su 5 stelle 167 voti

Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l'insegna in bianco e nero che dice: "Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all'aurora". È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l'umana fantasia dispiega l'infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all'unico scopo di dimostrare una volta per tutte l'inferiorità dell'avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l'uno dall'altra: l'amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.
Leggi di più Leggi meno

Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Rizzoli (25 maggio 2017)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 460 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 881709501X
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8817095013
  • Peso articolo ‏ : ‎ 320 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 14 x 2.6 x 21.5 cm
  • Recensioni dei clienti:
    4,3 4,3 su 5 stelle 167 voti

Informazioni sull'autore

Segui gli autori per ottenere aggiornamenti sulle nuove uscite, oltre a consigli avanzati.
Erin Morgenstern
Brief content visible, double tap to read full content.
Full content visible, double tap to read brief content.

Scopri di più sui libri dell'autore, guarda autori simili, leggi i blog dell’autore e altro ancora

Recensioni clienti

4,3 su 5 stelle
4,3 su 5
167 valutazioni globali
Magico! Da leggere!
5 Stelle
Magico! Da leggere!
Hello drunk…ho appena concluso il circo della notte e, per la prima volta da quando ho iniziato a scrivere recensioni, sono senza parole. Questo libro è l’apoteosi della perfezione: ha tutto. Per iniziare è scritto (e tradotto) meravigliosamente bene, non cattura immediatamente, il che è un bene, il lettore inizialmente deve sicuramente abituarsi ad un ritmo e ad uno stile diverso, esattamente come un visitatore neofita del Circo della notte, una volta compreso il meccanismo però è un vortice che intriga e rapisce e, nel mio caso, mi ha presa talmente tanto da avermi fatto dimenticare di prendere appunti, vi rendete conto? È gravissimo 😱 ma è anche splendido, significa che mi è piaciuto così tanto da spingere tutto il resto in secondo piano.“Talmente tanto risplende nel circo, dalle fiamme alle lanterne, alle stelle. Ho udito l’espressione -illusione ottica- applicata così di frequente a tutto quanto di visibile c’è al suo interno, che a volte sospetto che l’intero Cirque des Rêves sia esso stesso una complessa illusione di luce”.Ciò che posso dirvi, a parte “dovete leggerlo” è “dimenticate la trama”, la sinossi è decisamente riduttiva, si limita ad illustrare il 10% di quello che questo romanzo è e, in un certo senso, spoilera un po’… Erin non si è limitata a creare due personaggi che si innamorano, come scritto in quarta di copertina, Erin crea un mondo, un circo appunto, e non lascia nulla al caso: ogni tendone, ogni situazione, ogni personaggio è perfettamente descritto e caratterizzato e anche se all’inizio i salti temporali vi sembreranno caotici, non solo hanno un loro perchè ma si intersecano perfettamente fra loro (non so come l’autrice abbia fatto a non perdersi, genio). Dalla prima pagina all’ultimo punto si respira magia, non quella magia fatta si incantesimi e bacchette magiche ma la vera magia, quella che permea ogni cosa e che troppo spesso noi ignoriamo, non siamo in grado di cogliere. Durante i primi capitoli si ha l’impressione di leggere tante storie diverse e spesso ci si chiede “dove andremo a parare?” Ma poi, verso dopo verso l’ordito inizia a prendere forma e iniziamo a vedere il disegno anche se dell’opera nel suo insieme si ha una visione completa e perfetta soltanto alla fine, fra una lacrima e l’altra, troppo presi ed emozionati per abbandonare il circo.“Legge storia, mitologia e favole, chiedendosi perchè sempre e solo le fanciulle vengano strappate alla vita banale in una fattoria da cavalieri o principi o lupi. Trova ingiusto non poter godere della stessa fantasiosa opportunità. Non è nemmeno nella posizione di lanciarsi al soccorso di qualcuno. Durante le ore trascorse a sorvegliare le pecore arriva perfino a desiderare che qualcuno venga s portarlo via, ma i desideri espressi osservando il gregge non sembrano avverarsi più di quelli espressi osservando le stelle”.In certi punti mi ha ricordato Gaiman, ha lo stesso modo di guidare il lettore all’interno della vicenda. Inizialmente le descrizioni fagocitano i pochi dialoghi e questo di solito annoia ma non in questo caso, qui la narrazione è così piacevole da farci ignorare l’assenza di dialoghi che, comunque, non mancheranno, anzi, saranno molto importanti nella seconda parte. L’idea di un circo magico solo in bianco e nero io l’ho vista come una metafora della scrittura che semplicemente con il bianco della carta e il nero dell’inchiostro riesce a farci vedere tutti i colori, sentire tutti i profumi, ascoltare tutte le melodie, in una parola: sognare, rêver. Quando un libro è perfetto come questo si ha ben poco da dire, aggiungere parole è un rischio, potrebbero spezzare l’incantesimo. Ciò che posso dirvi è: non partite prevenuti, non state lì con l’idea che si tratti di un fantasy, steampunk o young adult, non è nulla di tutto ciò o forse è tutto ciò… aggiungo che se volete sognare, emozionarvi, leggere pagine ben scritte, toccare la magia ma quella vera, la magia dell’amore reale, non quello delle fiabe, la magia dei rapporti umani, la magia della vita e, infine, la magia di un circo davvero fuori dal comune leggete questo romanzo…del resto chi di noi, osservando un circo giungere in città, non sogna di poter partire con quella affascinante carovana?
Grazie per i commenti
Siamo spiacenti, si è verificato un errore
Siamo spiacenti, non siamo riusciti a caricare la recensione

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 5 novembre 2020
Hello drunk…ho appena concluso il circo della notte e, per la prima volta da quando ho iniziato a scrivere recensioni, sono senza parole. Questo libro è l’apoteosi della perfezione: ha tutto. Per iniziare è scritto (e tradotto) meravigliosamente bene, non cattura immediatamente, il che è un bene, il lettore inizialmente deve sicuramente abituarsi ad un ritmo e ad uno stile diverso, esattamente come un visitatore neofita del Circo della notte, una volta compreso il meccanismo però è un vortice che intriga e rapisce e, nel mio caso, mi ha presa talmente tanto da avermi fatto dimenticare di prendere appunti, vi rendete conto? È gravissimo 😱 ma è anche splendido, significa che mi è piaciuto così tanto da spingere tutto il resto in secondo piano.

“Talmente tanto risplende nel circo, dalle fiamme alle lanterne, alle stelle. Ho udito l’espressione -illusione ottica- applicata così di frequente a tutto quanto di visibile c’è al suo interno, che a volte sospetto che l’intero Cirque des Rêves sia esso stesso una complessa illusione di luce”.

Ciò che posso dirvi, a parte “dovete leggerlo” è “dimenticate la trama”, la sinossi è decisamente riduttiva, si limita ad illustrare il 10% di quello che questo romanzo è e, in un certo senso, spoilera un po’… Erin non si è limitata a creare due personaggi che si innamorano, come scritto in quarta di copertina, Erin crea un mondo, un circo appunto, e non lascia nulla al caso: ogni tendone, ogni situazione, ogni personaggio è perfettamente descritto e caratterizzato e anche se all’inizio i salti temporali vi sembreranno caotici, non solo hanno un loro perchè ma si intersecano perfettamente fra loro (non so come l’autrice abbia fatto a non perdersi, genio). Dalla prima pagina all’ultimo punto si respira magia, non quella magia fatta si incantesimi e bacchette magiche ma la vera magia, quella che permea ogni cosa e che troppo spesso noi ignoriamo, non siamo in grado di cogliere. Durante i primi capitoli si ha l’impressione di leggere tante storie diverse e spesso ci si chiede “dove andremo a parare?” Ma poi, verso dopo verso l’ordito inizia a prendere forma e iniziamo a vedere il disegno anche se dell’opera nel suo insieme si ha una visione completa e perfetta soltanto alla fine, fra una lacrima e l’altra, troppo presi ed emozionati per abbandonare il circo.

“Legge storia, mitologia e favole, chiedendosi perchè sempre e solo le fanciulle vengano strappate alla vita banale in una fattoria da cavalieri o principi o lupi. Trova ingiusto non poter godere della stessa fantasiosa opportunità. Non è nemmeno nella posizione di lanciarsi al soccorso di qualcuno. Durante le ore trascorse a sorvegliare le pecore arriva perfino a desiderare che qualcuno venga s portarlo via, ma i desideri espressi osservando il gregge non sembrano avverarsi più di quelli espressi osservando le stelle”.

In certi punti mi ha ricordato Gaiman, ha lo stesso modo di guidare il lettore all’interno della vicenda. Inizialmente le descrizioni fagocitano i pochi dialoghi e questo di solito annoia ma non in questo caso, qui la narrazione è così piacevole da farci ignorare l’assenza di dialoghi che, comunque, non mancheranno, anzi, saranno molto importanti nella seconda parte. L’idea di un circo magico solo in bianco e nero io l’ho vista come una metafora della scrittura che semplicemente con il bianco della carta e il nero dell’inchiostro riesce a farci vedere tutti i colori, sentire tutti i profumi, ascoltare tutte le melodie, in una parola: sognare, rêver. Quando un libro è perfetto come questo si ha ben poco da dire, aggiungere parole è un rischio, potrebbero spezzare l’incantesimo. Ciò che posso dirvi è: non partite prevenuti, non state lì con l’idea che si tratti di un fantasy, steampunk o young adult, non è nulla di tutto ciò o forse è tutto ciò… aggiungo che se volete sognare, emozionarvi, leggere pagine ben scritte, toccare la magia ma quella vera, la magia dell’amore reale, non quello delle fiabe, la magia dei rapporti umani, la magia della vita e, infine, la magia di un circo davvero fuori dal comune leggete questo romanzo…del resto chi di noi, osservando un circo giungere in città, non sogna di poter partire con quella affascinante carovana?
Immagine cliente
5,0 su 5 stelle Magico! Da leggere!
Recensito in Italia il 5 novembre 2020
Hello drunk…ho appena concluso il circo della notte e, per la prima volta da quando ho iniziato a scrivere recensioni, sono senza parole. Questo libro è l’apoteosi della perfezione: ha tutto. Per iniziare è scritto (e tradotto) meravigliosamente bene, non cattura immediatamente, il che è un bene, il lettore inizialmente deve sicuramente abituarsi ad un ritmo e ad uno stile diverso, esattamente come un visitatore neofita del Circo della notte, una volta compreso il meccanismo però è un vortice che intriga e rapisce e, nel mio caso, mi ha presa talmente tanto da avermi fatto dimenticare di prendere appunti, vi rendete conto? È gravissimo 😱 ma è anche splendido, significa che mi è piaciuto così tanto da spingere tutto il resto in secondo piano.

“Talmente tanto risplende nel circo, dalle fiamme alle lanterne, alle stelle. Ho udito l’espressione -illusione ottica- applicata così di frequente a tutto quanto di visibile c’è al suo interno, che a volte sospetto che l’intero Cirque des Rêves sia esso stesso una complessa illusione di luce”.

Ciò che posso dirvi, a parte “dovete leggerlo” è “dimenticate la trama”, la sinossi è decisamente riduttiva, si limita ad illustrare il 10% di quello che questo romanzo è e, in un certo senso, spoilera un po’… Erin non si è limitata a creare due personaggi che si innamorano, come scritto in quarta di copertina, Erin crea un mondo, un circo appunto, e non lascia nulla al caso: ogni tendone, ogni situazione, ogni personaggio è perfettamente descritto e caratterizzato e anche se all’inizio i salti temporali vi sembreranno caotici, non solo hanno un loro perchè ma si intersecano perfettamente fra loro (non so come l’autrice abbia fatto a non perdersi, genio). Dalla prima pagina all’ultimo punto si respira magia, non quella magia fatta si incantesimi e bacchette magiche ma la vera magia, quella che permea ogni cosa e che troppo spesso noi ignoriamo, non siamo in grado di cogliere. Durante i primi capitoli si ha l’impressione di leggere tante storie diverse e spesso ci si chiede “dove andremo a parare?” Ma poi, verso dopo verso l’ordito inizia a prendere forma e iniziamo a vedere il disegno anche se dell’opera nel suo insieme si ha una visione completa e perfetta soltanto alla fine, fra una lacrima e l’altra, troppo presi ed emozionati per abbandonare il circo.

“Legge storia, mitologia e favole, chiedendosi perchè sempre e solo le fanciulle vengano strappate alla vita banale in una fattoria da cavalieri o principi o lupi. Trova ingiusto non poter godere della stessa fantasiosa opportunità. Non è nemmeno nella posizione di lanciarsi al soccorso di qualcuno. Durante le ore trascorse a sorvegliare le pecore arriva perfino a desiderare che qualcuno venga s portarlo via, ma i desideri espressi osservando il gregge non sembrano avverarsi più di quelli espressi osservando le stelle”.

In certi punti mi ha ricordato Gaiman, ha lo stesso modo di guidare il lettore all’interno della vicenda. Inizialmente le descrizioni fagocitano i pochi dialoghi e questo di solito annoia ma non in questo caso, qui la narrazione è così piacevole da farci ignorare l’assenza di dialoghi che, comunque, non mancheranno, anzi, saranno molto importanti nella seconda parte. L’idea di un circo magico solo in bianco e nero io l’ho vista come una metafora della scrittura che semplicemente con il bianco della carta e il nero dell’inchiostro riesce a farci vedere tutti i colori, sentire tutti i profumi, ascoltare tutte le melodie, in una parola: sognare, rêver. Quando un libro è perfetto come questo si ha ben poco da dire, aggiungere parole è un rischio, potrebbero spezzare l’incantesimo. Ciò che posso dirvi è: non partite prevenuti, non state lì con l’idea che si tratti di un fantasy, steampunk o young adult, non è nulla di tutto ciò o forse è tutto ciò… aggiungo che se volete sognare, emozionarvi, leggere pagine ben scritte, toccare la magia ma quella vera, la magia dell’amore reale, non quello delle fiabe, la magia dei rapporti umani, la magia della vita e, infine, la magia di un circo davvero fuori dal comune leggete questo romanzo…del resto chi di noi, osservando un circo giungere in città, non sogna di poter partire con quella affascinante carovana?
Immagini presenti nella recensione
Immagine cliente
Immagine cliente
Recensito in Italia il 13 dicembre 2017
Dubito che sarò in grado di scrivere qualcosa che renda onore alla bellezza e alla magia di questo libro. Nel momento in cui ho girato l’ultima pagina, tra una lacrima e un sorriso, ho deciso che avrei subito cominciato a consigliarlo al mondo intero. Direi che è ufficialmente entrato a far parte dei miei libri preferiti.
Sono dell’idea che si possa riassumere tutto il libro dicendo che è il racconto di un sogno. Un sogno non sempre felice, anzi, ma da cui non vorresti mai svegliarti. Che vorresti ricominciare da capo appena finito, o raccontarlo a tutti.

La narrazione scorre su più piani temporali, spesso incrociati tra loro senza un filo logico troppo evidente. In più ci sono dei capitoli ‘senza tempo’ che descrivono le varie parti del circo. Sono forse quelle le più magiche, quelle che lasciano più spazio all’immaginazione. In quei capitoli mi sono ritrovata a chiudere gli occhi e provare ad immaginare di essere lì, in questo o in quel tendone, circondata dalla magia che permea tutto ‘le Cirque des Reves’, il Circo dei Sogni.
D’altronde, chi non desidererebbe visitare il Dedalo della Nube, un tendone pieno di nuvole eteree e luminescenti sulle quali tuffarsi, o avere un Albero dei Desideri, per alimentare il proprio desiderio con la forza di quelli degli altri. E il Giardino di Ghiaccio, pieno allo stesso tempo di amore e tristezza. In ogni sua descrizione, in ogni suo aspetto, il circo sembra davvero un grande sogno, pieno di profumi e gioia. L’unica cosa che manca sono i colori, qui è tutto bianco, nero e grigio. Tranne i tocchi di rosso portati dai reveurs, i sognatori, i veri amanti del circo.

In tutta questa bellezza, il circo nasconde però un grande segreto. Qualcosa che lo tiene in piedi e gli permette di sopravvivere, ma che allo stesso tempo lo mette sempre più in pericolo, minacciando tutti coloro che vi lavorano e che, in qualsiasi modo, vi sono legati.

Nessun personaggio viene descritto completamente, di tutti conosciamo qualche particolare che ci rimane impresso. Su ognuno, comunque, rimane un’aura di mistero. Vediamo i personaggi come attraverso un vetro appannato, o come se li avessimo incontrati in sogno e, al risveglio, non ci rimanessero che ricordi frammentati e confusi. Di qualcuno ci vengono descritti gli abiti, di altri il comportamento, o il carattere o qualche caratteristica fisica, ma nessuno viene descritto con precisione. Anche questo particolare contribuisce a dare un’aura magica al libro e a tutto il racconto.

E poi, vogliamo parlare dell’immensa bellezza della storia d’amore racchiusa nel libro e nel circo? Una di quelle storie che fanno venire i lucciconi, di quelle che non dovrebbero esistere e per questo sono ancora più forti e continuano a crescere. Come se per i protagonisti non esistesse null’altro, quando invece dovrebbero prendere le distanze, perché sanno che non potrebbero, che si faranno del male.

Perchè Marco e Celia sono addestrati per una sfida che dovrebbe dimostrare l’inferiorità di uno dei due in maniera definitiva. E invece si innamorano, come se fossero gli unici al mondo ed è la forza del loro amore che mette in serio pericolo il difficile equilibrio del circo.

Ho pianto per loro? Sì, perché sono una parte bellissima di questo sogno, la punta di romanticismo che era necessaria per far fare le scintille a questo libro.

E poi ci sono i gemelli che, sinceramente, ho adorato. Loro che nascono insieme al circo e crescono conoscendo praticamente solo quello. Non si capisce, in realtà, se siano più loro a influenzare il circo o il circo a influenzare loro.

E Bailey, che vediamo crescere nel corso del libro, così come cresce il suo amore per il circo e per la magia che questo è in grado di trasmettergli.

Ma in generale tutti i personaggi hanno un ruolo fondamentale, anche chi sembra meno importante si scopre avere un ruolo che è invece necessario per il presente o il futuro del circo.

Non meno importante è il fatto che quando dico che questo libro mi ha presa ed emozionata come pochi riescono a fare, non parlo solo della storia in sè, ma anche del modo in cui è scritto. È magico anche quello. E se la traduzione è così – e di solito ci perde – posso solo immaginare la magia dell’originale.
11 persone l'hanno trovato utile
Segnala