Tredici lame. Racconti dal mondo della Prima LeggeJoe Abercrombie è un autore britannico divenuto famoso grazie alla Trilogia sul mondo de La Prima Legge. 
Questo libro, così come si può dedurre dal titolo, presenta dei racconti che si riferiscono a questa trilogia.Io voglio provare a leggere questo autore, spesso comparato dai più a George R. R. Martin (curatore di alcuni suoi lavori) da parecchio tempo ma non mi ero ancora mai convinta ad iniziare.Con Tredici lame sono finalmente riuscita a soddisfare la mia curiosità e, adesso che ho finito il volume, sono più che certa di voler leggere tutto ciò che Abercrombie ha scritto.I racconti non sono i canonici racconti che si potrebbero trovare in una qualunque raccolta: sembrano più frammenti di romanzi, magari non presenti nella Trilogia principale, che aiutano ad arricchirne la conoscenza. Questo implica che molto spesso non siano conclusivi: certo, si tratta di scene che iniziano e finiscono, ma non hanno le stesso impatto dei racconti comuni. Sono anche grandemente collegati tra loro: qualcosa che si dice in uno e che, magari, è oggetto di divertimento, in quello successivo che vede gli stessi personaggi può essere, invece, fonte di commozione: solamente leggendoli tutti e in ordine e ricordando bene cosa si è letto prima si potrà apprezzarli veramente nella loro completezza.Altro aspetto da considerare sono i numerosissimi riferimenti al mondo costruito dall’autore che, se non si ha letto altro di suo, non si conosce.Sono senza ombra di dubbio racconti maggiormente orientati ai fan piuttosto che ai neofiti.D’altro canto, però, questi racconti hanno aiutato me, che non conoscevo ancora nulla di questo autore, a capire in maniera più veloce e definitiva le sue maggiori caratteristiche, che cercherò di riassumervi.Lo stile è duro, aspro, talvolta volgare e forte. L’autore parla di un mondo dove si riesce ad andare avanti solamente se si scende a compromessi con la propria moralità e, questo, è riflesso anche nel linguaggio utilizzato e nelle scene descritte.Le personalità dei personaggi sono chiare, convincenti e indimenticabili. Per quanto io non conosca la storia in generale posso già dire di essermi affezionata a molti di loro. Ho apprezzato il fatto di ritrovare spesso Shev, Javre e Carcolf e, una volta terminata la lettura, mi sono dispiaciuta di non saperne di più e di non sapere, soprattutto, ciò che è successo ad alcuni personaggi che, invece, compaiono solamente una o due volte in questo testo.Persino le descrizioni estetiche e del vestiario, che io solitamente detesto, sono perfette. Sono minuziose e attente ma non si ha mai l’impressione che siano finte e inserite ad hoc perché si “doveva”.Si tratta di un tipo di scrittura che arriva alla pancia. Ciò che viene descritto è apparentemente senza fronzoli, ma in realtà l’autore adotta alcune scelte stilistiche che aiutano a sentire il tutto credibile e innalzano il livello della scrittura.Un esempio possono essere le frasi ad effetto: ci sono e si nota, ma vi sfido a trovarne una che non si accompagni perfettamente con la mentalità del personaggio, ciò che è appena successo e l’intento finale del racconto.
un altro esempio sono le ripetizioni volute, sia della medesima frase pensata da un personaggio in momenti differenti o anche da due personaggi e con un’unica parola differente che, però, cambia tutto e dimostra le loro differenze.Abercrombie è sempre perfettamente consapevole di ciò che scrive e lo si nota in ogni minimo dettaglio.Il ritmo di lettura è veloce e avvincente: io mi sono imposta di leggere un racconto al giorno per poterli assimilare meglio (perché ci sono molti personaggi, e per me erano tutti nuovi) senza sovrapporli e non rischiando di dimenticarli. Tutte le storie mi hanno stregata, mi ricordo ogni scena e, ogni volta, ho trovato qualcosa di inaspettato e piacevole.Insomma, Tredici Lame è un’antologia che potrà strabiliare i fan ma che può aiutare anche gli scettici che non desiderano imbarcarsi direttamente nei romanzi senza sapere a cosa andranno incontro. Io grazie a questo volume sono già entrata nel mondo della Prima Legge e non vedo l’ora di conoscerlo nella sua totalità. Sono altrettanto certa che leggerò questo volume anche con il senno di poi, per vedere cosa mi sono persa e potrò capire ancora meglio dopo aver letto la Trilogia.Consigliato!