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L'occhio del fotografo. La composizione nella fotografia digitale. Ediz. illustrata Copertina flessibile – Illustrato, 14 ottobre 2008
C'è una nuova edizione di questo articolo:
19,00 €
(1.413)
Disponibilità immediata
- ISBN-108879407015
- ISBN-13978-8879407014
- Edizione3°
- EditoreLogos
- Data di pubblicazione14 ottobre 2008
- LinguaItaliano
- Lunghezza stampa192 pagine
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Dall'editore

L'autore
Michael Freeman è forse l’esperto di fotografia più pubblicato in tutto il mondo, oltre a essere in prima persona un professionista di successo: una posizione guadagnata grazie a quarant’anni di lavoro nel settore dell’editoria e della pubblicità. Laureatosi presso il Brasenose College, Oxford University, Freeman iniziò a lavorare nel settore pubblicitario a Londra proprio durante quel periodo di entusiasmanti cambiamenti che ebbe luogo negli anni Sessanta. Nel 1970 prese la decisione che cambiò la sua vita e intraprese un viaggio lungo il Rio delle Amazzoni con due fotocamere di seconda mano. Vedendo che molti degli scatti realizzati durante il viaggio furono selezionati e pubblicati da Time-Life, decise di dedicarsi completamente alla fotografia.
Da allora, Freeman si è affermato come uno dei principali fotoreporter al mondo, e i suoi clienti includono tutte le principali riviste a livello internazionale, in primis quella della Smithsonian Institution (per cui ha realizzato oltre 40 articoli). Dei tanti libri che ha pubblicato, che hanno venduto oltre 4 milioni di copie in tutto il mondo, oltre 60 titoli sono incentrati sulla pratica fotografica. Questo suo lavoro divulgativo gli è valso il Prix Louis Philippe Clerc, consegnato dal Ministero della cultura francese.

L'occhio del fotografo. La composizione nella fotografia digitale
Dall’introduzione dell’autore: "[...]come si costruisce una foto, da cosa è composta, come interagiscono le forme, come si riempiono gli spazi, come dare unità all’insieme.”
Lo scopo di questo libro è quello di analizzare il concreto processo di realizzazione delle fotografie.
In fotografia, qualunque sia la tecnica adottata, le decisioni fondamentali riguardano l’immagine stessa: i motivi che hanno indotto il fotografo a scattarla e il suo aspetto. Per ottenere buoni risultati è indispensabile raggiungere il giusto equilibrio tra talento e tecnica. Tuttavia, mentre abbondano le opere editoriali dedicate agli aspetti tecnici della fotografia, è piuttosto raro trovarne una che affronti globalmente il tema della composizione fotografica.
Infatti, poiché oggi è il fotografo stesso a compiere tutto il lavoro compreso tra lo scatto e la stampa finale, si passa molto più tempo a osservare e a modificare le immagini. Inoltre, la possibilità di regolare luminosità, contrasto e colore, restituisce ai fotografi il controllo sul risultato finale, come in precedenza accadeva con il bianco e nero, ma molto difficilmente con il colore. Questo incide inevitabilmente sulla composizione e di conseguenza rafforza il bisogno di considerare l’immagine e le sue potenzialità con maggiore attenzione e consapevolezza.
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Dettagli prodotto
- Editore : Logos; 3° edizione (14 ottobre 2008)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 192 pagine
- ISBN-10 : 8879407015
- ISBN-13 : 978-8879407014
- Peso articolo : 780 g
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 82,456 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 132 in Attrezzature e tecniche fotografiche
- Recensioni dei clienti:
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Già! Lo strumento fondamentale per ottenere una buona foto è l'occhio del fotografo. Con un buon occhio, con la capacità di saper comporre bene un'immagine, con l'intuizione sulla giusta inquadratura, con il giusto mix di colori, con tutto ciò, la macchina fotografica diventa di secondaria importanza. E' quindi fondamentale imparare a usare il proprio occhio, e l'unico modo è quello di documentarsi, di fare esercizio, di non accontentarsi mai della prima inquadratura che l'istinto propone. Per scattare una bella foto, che sia per certi versi unica, bisogna imparare a usare il proprio occhio, il proprio gusto, e soprattutto avere calma a sufficienza per poter provare varie opzioni di scatto.
L'occhio del Fotografo ci spinge proprio a questa riflessione. Ci introduce alle regole di composizione, alle tecniche per rendere più efficaci le foto (basandosi sul gusto comune), alla capacità di riuscire a organizzare i vari elementi all'interno dell'inquadratura in modo che il messaggio, ciò che vogliamo che la foto racconti, giunga realmente a chi la osserverà.
Un libro completo, che affronta davvero ogni tematica che riguarda la composizione, non ultime lo stitching e le immagini in HDR. C'è un angolo dedicato anche al fotoritocco, senza demonizzarlo, e allo stesso tempo senza però approfondire troppo l'argomento, perché esula - probabilmente - da quanto il titolo del libro propone di affrontare. Si valutano le tecniche più tradizionali, osservando anche l'arte, per poi proiettare tutto ciò sul digitale e le sue nuove opportunità. La cosa importante è che tutto ciò avviene passo passo, mostrando vari scatti dello stesso soggetto e spiegandone i motivi di ogni scelta, e infine dicendo quale di questi è stato realmente scelto per la pubblicazione. Ciò permette di comprendere i meccanismi con cui un fotografo professionista si approccia alla foto che deve scattare... E suggerisce il comportamento che anche l'amatore dovrebbe avere con ognuno dei suoi scatti. Non si demonizza il salvataggio in JPG, ma si spiega quando conviene lavorare in RAW.
Si osservano le immagini, le si studiano, le si affrontano tecnicamente. Tutto ciò senza mai citare apertura, fuoco, tempo, ISO. E' l'occhio al centro dell'attenzione. E il cammino che viene proposto è efficace, facendo esercizio, nel cambiare le abitudini dell'amatore, e a formare un istinto 'positivo' su come comporre una immagine che non cada nella banalità.
Fondamentale, in questo testo, è il fatto che mai si impongano regole e dettami assoluti. La libera espressività del singolo è rispettata. Ciò che si vuole far comprendere, come già ho detto all'inizio, è che ci sono più approcci al medesimo soggetto, e che prima di scattare è meglio esaminarli tutti, e agire non trascurando di pensare, prima di premere il pulsante di scatto.
Scritto in modo facilmente comprensibile, mai tecnico, didattico senza apparire tale, ricco di immagini di qualità. Molto bello. Lo consiglio. E' da leggere, e rileggere, e rileggere, e rileggere...
Si tratta di quella abilità che un fotografo dovrebbe avere di individuare le opportunità fotografiche, di scovare o creare scene che portino ad una bella composizione e quindi ad una foto di successo. Questa abilità non è necessariamente un talento innato, è qualcosa che si può imparare e comunque affinare nel tempo.
L’occhio del fotografo e un libro direi fondamentale del famoso fotografo e divulgatore Michael Freeman. È uno di quei testi che tutti dovrebbero leggere prima o poi. È un libro serio e ricco di contenuti che insegna la composizione, nei suoi aspetti più tecnici e in quelli più artistici.
È un manuale per addestrare il tuo occhio fotografico.
L’occhio del fotografo è un libro poderoso. Quasi 200 pagine dedicate ad un singolo argomento permettono di andare veramente in profondità e di affrontarlo in tutte le sue sfaccettature.
Spesso siamo in grado di riconoscere una foto più riuscita, più forte delle altre. Ottenere questi risultati non è una magia riservata a pochi talentuosi eletti.
Ci sono molti principi che si possono imparare e mettere in pratica per causare una precisa reazione negli osservatori di uno scatto. Questo è ciò che ti insegna questo libro. Il primo capitolo è dedicato al fotogramma, all’inquadratura in cui viene costruita l’immagine.
Già da questo inizio, secondo me, si nota l’impostazione metodica e lo studio estremamente attento presenti in questo libro. Il rettangolo dell’inquadratura è un aspetto che in genere diamo per scontato. Semplicemente, è l’unico modo che la fotocamera ci dà di vedere la realtà.
Questo primo capitolo, invece, insegna a prendere coscienza dei limiti imposti dal rettangolo del mirino e insegna come usarli per interagire con gli elementi che si trovano nella scena. Già questi primi concetti vanno ben oltre le conoscenze di composizione in mano a molti fotografi.
Il secondo capitolo affronta i principi di design che si possono applicare nella composizione di una foto. Qui Freeman parla di vari elementi, concreti e astratti, da introdurre in un’immagine per veicolarne il messaggio, tra i quali:
contrasto,
equilibrio,
tensione,
ritmo,
pattern e texture,
peso visivo,
regole della Gestalt.
Sono principi talvolta astratti e in genere non immediati. Non sono, però, opzionali. Conoscerli ti fa veramente capire come avere un controllo fine sulla composizione, oltre alla semplice suddivisione geometrica dell’inquadratura o al posizionamento del soggetto secondo regole immediate come la regola dei terzi.
Il terzo capitolo parla di elementi grafici e fotografici. Qui, gli elementi tipici di un’immagine vengono dissezionati. Molti sono elementi geometrici come i vari tipi di linee, le curve o le forme geometriche (triangoli, cerchi e rettangoli). Altri sono invece puramente fotografici come la messa a fuoco, il movimento o persino l’esposizione.
In armonia con il resto del libro, questo capitolo insegna ad analizzare e quindi gestire in maniera quasi scientifica l’immagine. Ti vengono dati gli strumenti per riconoscerne gli elementi costitutivi e quindi usarli al meglio secondo i tuoi scopi.
Il quarto capitolo de L’occhio del fotografo ti ricorda come anche luce e colore creino la composizione di una fotografia. È un capitolo breve, con alcuni puntatori ad argomenti più estesi, approfonditi in altri testi.
tanta passione, tante prove sul campo e qualcuno che ti dia le dritte giuste per imparare.
dopo aver fatto un paio di stagioni di corsi in aula, è venuto il momento di imparare dai libri, e questo "L'Occhio del Fotografo" è considerato un classico del genere.
In sostanza il libro si occupa di composizione, luce, colore e tutti gli aspetti che portano a scattare una bella foto.
Insegna con molti esempi grafici il perché una stessa foto se scattata con certi criteri è bellissima, se invece non si seguono regole diventa insignificante. L'approccio dell'autore è rivolto non solo al miglioramento delle tecniche di composizione sul campo (con la fotocamera in mano), ma anche a dare insegnamenti sul come correggere gli errori in post-produzione davanti al computer.
Insomma un bellissimo libro per iniziare a fare sul serio, in un formato abbastanza governabile (cosa non scontata, spesso i libri sulla fotografia sono enormi e illeggibili), e ha un costo onesto.
Unici due appunti: la carta patinata nelle pagine in cui lo sfondo è nero si macchia e unge facilmente;
e poi... l'editore è di Modena, ma fa stampare il libro in Cina:
Suvvia, in Italia non c'erano officine di stampa in grado di farlo? non ci saremmo potuti permettere un euro in più a copia?
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Perfetto in tutto, la spedizione ed il prezzo.
